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Salvini in Molise dopo gli assembramenti del due giugno: la nomina di un assessore non vale il rischio per una intera regione

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Il leader della Lega Matteo Salvini torna domani in Molise, a un anno esatto dalla sconfitta di Maria Domenica D'Alessandro a sindaca di Campobasso. 
 
La motivazione ufficiale è un incontro con il presidente della Regione Donato Toma e con i simpatizzanti. Tema principale da discutere è l' inserimento del quinto assessore in Giunta regionale. Dopo la defenestrazione di Mazzuto la Lega, che pur ha portato a Toma 11mila voti, è senza rappresentanza nell' esecutivo.
 
C' è un però che lascia con l' amaro in bocca. Non possiamo certo dire che per Matteo Salvini questa è la prima uscita pubblica. Le manifestazioni del 2 giugno a Roma e Milano le abbiamo viste tutti. Immagini di assembramenti come se i 33mila morti di Covid 19 non fossero mai vissuti.
 
Che annullano i 3 mesi di sacrifici fatti da tutti gli italiani con un minimo di quoziente intellettivo. Soprattutto di medici e infermieri che hanno lottato per salvare quante più vite possibili. Degli operatori socio sanitari delle Rsa e delle Ra che hanno lavorato sul fronte di guerra. E di tutte le aziende costrette a chiudere per salvaguardare la salute pubblica. 
 
Assembramenti che, se ci fossero degli asintomatici tra coloro che hanno manifestato, potrebbero aver esteso il contagio ovunque. Passandolo anche alle persone più deboli delle loro famiglie.
 
Contagio che potrebbe passare ai molisani che entrassero in contatto con chi ha partecipato a quelle manifestazioni. In questo caso non solo Matteo Salvini ma anche l' entourage che arriverà in Molise con lui. 
 
Lo scatto di orgoglio che i molisani dovrebbero fare è quello di non andare a incontrare Salvini. Di fargli capire che non è il benvenuto dopo aver violato ogni regola di distanziamento sociale e fisico. Ce la faremo? Noi come testata si. Perché non ci accalcheremo in attesa di una sua dichiarazione. Ben conoscendo la calca che si potrebbe creare. Saremo gli unici? Non è dato saperlo. Solo le immagini di domani lo diranno. Ma i grandi cambiamenti passano per i piccoli gesti. E uno di questi dovrebbe essere quello di non accogliere Salvini dopo aver partecipato a uno dei peggiori assembramenti ai tempi di Covid 19. Parlare di dopo Covid è presto. Ci sono ancora 40mila casi attivi in Italia di cui 130 in Molise. 
 
Era forse il caso che Toma e Salvini si chiarissero in videoconferenza? Per noi sì. Come stanno facendo tanti altri leader politici. La nomina di un assessore non vale quanto la sicurezza di una Regione.
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