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Aggressione omofoba a Pescara, in 7 picchiano 25enne molisano: passeggiava mano nella mano col fidanzato

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"È molisano il ragazzo picchiato nella notte di sabato sul lungo mare di Pescara. Ha rimediato la rottura della mascella perché passeggiava mano nella mano con il suo compagno. Una vergogna!
La mia solidarietà alla coppia di giovani e l'impegno di tutto il Parlamento a concludere presto l'iter di approvazione della legge contro l'omotransfobia." e' quanto scrive sul suo profilo social Fb l'On Federico del M5S

Prima gli insulti, poi una discussione e infine i pugni in faccia. Un ragazzo di 25 anni ha denunciato un’aggressione avvenuta qualche sera fa a Pescara. La sua “colpa”? Essere gay a quanto pare, e passeggiare insieme al fidanzato, un ventiduenne del posto, come una qualsiasi coppia mano nella mano. A dar notizia dell’accaduto è il quotidiano abruzzese Il Centro, secondo cui a picchiare Luca – nome di fantasia – sono stati sette giovani dal marcato accento locale, fra i quali una ragazza, che si sono dati alla fuga dopo la violenza avvenuta giovedì sera.

Il giovane è finito in ospedale con una frattura della mascella – Luca è stato picchiato sul lungomare vicino la Nave di Cascella, sulla riviera dirimpetto ai giardinetti di piazza Primo Maggio. Ex studente universitario alla D'Annunzio residente fuori regione, il giovane è finito in ospedale. La scarica di pugni gli ha provocato la frattura della mascella sinistra. Il fidanzato, invece, è rimasto illeso.

 

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