Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I comitati per la sanità pubblica ottengono il confronto con Florenzano: il commento di Giovanni Colagiovanni

Condividi su:
Punto sulla manifestazione di ieri sotto la sede regionale di via Genova e sull'incontro con il D.G. Florenzano.
 
Si è svolta ieri mattina, sotto la sede regionale di via Genova a Campobasso, l’ennesima manifestazione di protesta dell’Aggregazione di liberi cittadini in lotta a sostegno della sanità pubblica. A distanza di una settimana dalla riuscita manifestazione sotto il consiglio regionale, ieri si è avuto un numero di partecipanti sicuramente inferiore: comprensibile, dato il giorno lavorativo, il covid, il caldo e, appunto, il fatto che sia difficile mobilitare tante persone con tanta frequenza.
 
Punti chiave della mattinata: solidarietà al dottor Ettore Rispoli, vergognosamente sottoposto a provvedimento disciplinare da parte dell’Asrem per alcune sue dichiarazioni ritenute potenzialmente lesive dell’immagine dell’“azienda” (eh già, nella sanità si parla oramai il linguaggio –e la repressione- del profitto!); denunciare alle masse popolari l’inefficienza e l’incompetenza della classe politica nostrana, Toma su tutti, alle prese con i soliti giochini interni pur di mantenere il potere in vista della sfiducia delle opposizioni a palazzo D’Aimmo; reclamare più fondi per la sanità pubblica.
 
Ad ogni modo, il dato importante è stato quello di essere ricevuti dal D. G. dell’Asrem Oreste Florenzano. Gentile da parte sua ricevere la nostra delegazione, giusto dargliene atto: ma è stata necessaria una dura battaglia, un forte pressing anche sulle forze dell’ordine per ottenere l’incontro. Non proprio una gentile concessione! I contenuti del serrato faccia a faccia durato quasi due ore. Prima richiesta: chiedere una retromarcia sul caso Rispoli. “Nein” secco del direttore: “sono un uomo ligio al dovere e ai regolamenti”. Difesa d’ufficio! Sappiamo bene che “fatta la legge trovato l’inganno” come si dice volgarmente; il boss di via Pietrunto ha tutto il potere di bloccare o “aggiustare” il procedimento in atto ma figurarsi … Il motto dura lex sed lex (la legge è dura ma è legge) sinceramente non ci pare minimamente degno di considerazione; non riteniamo accettabile aver sentito dire che “le dichiarazioni si possono rilasciare alla stampa solo previa autorizzazione”: la libertà di parola, SOPRATTUTTO PER IL PERSONALE SANITARIO, sbandierato nei mesi scorsi come gli eroi della nazione, è, prima ancora che un diritto costituzionale, una questione di etica, di rispetto sacrosanto per chi si batte in prima linea per la difesa, per la salute di tutte/i le/i cittadine/i. Molto grave negarlo! Purtroppo, ahinoi, queste sono le conseguenze della sanità privata, sempre più succube delle logiche del capitalismo e del profitto.
 
Altro tema delicato, tutte queste sovrapposizioni fra il presidente Toma, il commissario Giustini e lo stesso Florenzano. Spesso abbiamo assistito a comunicazioni contrastanti fra loro, ordini e contrordini, quasi ci fosse una precisa volontà di intorbidire le acque più che per incomprensioni fra i protagonisti. Replica dell’avvocato campano: “da me che volete? Sono un tecnico, eseguo gli ordini! Se la politica o il commissario mi dicono di fare una cosa la faccio; i soldi, poi, questi sono!”. Eh no, caro il nostro dirigente! Che in parte abbia detto le cose come stanno ok, ma solo in parte. Dire che un direttore generale non abbia voce e potere … insomma!! Fra l’altro, come ha agito l’Asrem ultimamente? Dove sono i bandi per il personale? Ci rendiamo conto del livello di sottorganico in cui operano le strutture sanitarie pubbliche? Possibile che si pubblichi un bando e poi debba essere ritirato per “errori di procedura?” Cioè, in pieno 2000, non sappiamo stilarne uno? Possibile che si debba andare avanti con proposte di assunzione a partita iva e a tempo determinato? E grazie che i medici non vengono in Molise: fra tipologia di contratto non appetibile, costi e tasse … E comunque, grazie al patto della salute, il Molise è fuori dalla perversa logica del blocco del turnover, qualcosa in più andrebbe fatta! Comunque, Florenzano ha assicurato l’impegno della struttura per nuove assunzioni, almeno relative al 118 dell’area di Termoli, oltre che su qualche altro versante.
 
Molise occidentale: “SS Rosario” e senologia ad Isernia. A precisa domanda sul futuro dell’ex ospedale di Venafro, Florenzano ha bypassato l’argomento mentre sull’ex reparto pentro, pian piano ridimensionato nel tempo, lo stesso dove lavora il dottor Rispoli e fatto oggetto di un vile incendio doloso poco tempo fa, il D. G. non ha preso nessun serio proposito a riguardo; pur tuttavia ha promesso che rifletterà sul da farsi, lasciando aperto un minimo spiraglio per questo importante spazio per le donne di tutto il bacino di Isernia!
 
Ancora un punto molto importante: i crediti che il Molise vanta dalla regioni vicine, Campania in primis, per i loro cittadini che vengono a curarsi presso le strutture convenzionate. Il dirigente ha chiarito: “Prima di questo, c’è un discorso più importante da fare. I soldi che avanziamo dalla regione Molise. L’Asrem ha forti crediti a riguardo”. Atto coraggioso da parte sua: giriamo la domanda a Toma; presidente, ma tutti i soldi cacciati dai molisani per le maggiorazioni sulle tasse locali (le più alte d’Italia) e che dovevano essere dirottati proprio alla sanità pubblica, oltre alle tasse che già normalmente paghiamo per quel po’ che ci offrite, “addò stann?”.
 
Per chiudere, riconosciamo a Florenzano di essere giunto in un momento di piena crisi in Molise, d’accordo. Lui ha promesso: “sto preparando un piano ad ampio raggio”. Mah, finora siamo rimasti delusi, pure molto (nonché arrabbiati per i casi Pastore, Rispoli, …), vedremo se alle pur non poche promesse di far qualcosa su vari punti seguiranno i fatti!
Condividi su:

Seguici su Facebook