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Regione, martedì la mozione di sfiducia: Toma dovrebbe resistere ma bisogna subito riorganizzare il centrodestra

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Giorni cruciali per la politica molisana. Con una brevissima nota stampa il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone ha annunciato la calendarizzazione della mozione di sfiducia.
 
"Il Presidente Salvatore Micone, vista la Mozione di sfiducia presentata, ai sensi dell’art. n. 36 Statuto 
regionale e dell’art. 63 del Regolamento consiliare della Regione Molise, dai Consiglieri Fanelli, 
Facciolla, Greco, De Chirico, Fontana, Manzo, Nola e Primiani, ha convocato per martedi 7 luglio, alle 
ore 9:30, la prossima seduta del Consiglio regionale per discutere di tale unico argomento".
 
Si prevede quindi una discussione lunga e articolata se addirittura è stata prevista una seduta monotematica sul tema. 
 
Ma voci di corridoio sostengono che la mozione non passerà. Con molta probabilità sarà votata solo dai proponenti ( il PD e il Movimento Cinque stelle).
 
I dissidenti potrebbero astenersi oppure votare contro e permettere al Governo Toma di tirare a campare almeno fino a novembre, quando è previsto il giro di boa con le nuove nomine. 
 
Nel frattempo il centrodestra si incontrerà in presenza lunedì pomeriggio nella sala parlamentino di via Genova. 
 
Obiettivo ritrovare quella unità di intenti che il presidente Donato Toma si aspetta di vedere. 
 
Infatti è previsto un nuovo confronto con la maggioranza dopo la discussione della mozione di sfiducia. 
 
Ora tutto sta nelle mani della Lega. E anche di Forza Italia che rischia di perdere in questo momento il secondo assessorato, proprio per permettere al Presidente Toma di trovare una nuova quadra.Giorni cruciali per la politica molisana. Con una brevissima nota stampa il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone ha annunciato la calendarizzazione della mozione di sfiducia.
 
"Il Presidente Salvatore Micone, vista la Mozione di sfiducia presentata, ai sensi dell’art. n. 36 Statuto 
regionale e dell’art. 63 del Regolamento consiliare della Regione Molise, dai Consiglieri Fanelli, 
Facciolla, Greco, De Chirico, Fontana, Manzo, Nola e Primiani, ha convocato per martedi 7 luglio, alle 
ore 9:30, la prossima seduta del Consiglio regionale per discutere di tale unico argomento".
 
Si prevede quindi una discussione lunga e articolata se addirittura è stata prevista una seduta monotematica sul tema. 
 
Ma voci di corridoio sostengono che la mozione non passerà. Con molta probabilità sarà votata solo dai proponenti ( il PD e il Movimento Cinque stelle).
 
I dissidenti potrebbero astenersi oppure votare contro e permettere al Governo Toma di tirare a campare almeno fino a novembre, quando è previsto il giro di boa con le nuove nomine. 
 
Nel frattempo il centrodestra si incontrerà in presenza lunedì pomeriggio nella sala parlamentino di via Genova. 
 
Obiettivo ritrovare quella unità di intenti che il presidente Donato Toma si aspetta di vedere. 
 
Infatti è previsto un nuovo confronto con la maggioranza dopo la discussione della mozione di sfiducia. 
 
Ora tutto sta nelle mani della Lega. E anche di Forza Italia che rischia di perdere in questo momento il secondo assessorato, proprio per permettere al Presidente Toma di trovare una nuova quadra.Giorni cruciali per la politica molisana. Con una brevissima nota stampa il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone ha annunciato la calendarizzazione della mozione di sfiducia.
 
"Il Presidente Salvatore Micone, vista la Mozione di sfiducia presentata, ai sensi dell’art. n. 36 Statuto 
regionale e dell’art. 63 del Regolamento consiliare della Regione Molise, dai Consiglieri Fanelli, 
Facciolla, Greco, De Chirico, Fontana, Manzo, Nola e Primiani, ha convocato per martedi 7 luglio, alle 
ore 9:30, la prossima seduta del Consiglio regionale per discutere di tale unico argomento".
 
Si prevede quindi una discussione lunga e articolata se addirittura è stata prevista una seduta monotematica sul tema. 
 
Ma voci di corridoio sostengono che la mozione non passerà. Con molta probabilità sarà votata solo dai proponenti ( il PD e il Movimento Cinque stelle).
 
I dissidenti potrebbero astenersi oppure votare contro e permettere al Governo Toma di tirare a campare almeno fino a novembre, quando è previsto il giro di boa con le nuove nomine. 
 
Nel frattempo il centrodestra si incontrerà in presenza lunedì pomeriggio nella sala parlamentino di via Genova. 
 
Obiettivo ritrovare quella unità di intenti che il presidente Donato Toma si aspetta di vedere. 
 
Infatti è previsto un nuovo confronto con la maggioranza dopo la discussione della mozione di sfiducia. 
 
Ora tutto sta nelle mani della Lega. E anche di Forza Italia che rischia di perdere in questo momento il secondo assessorato, proprio per permettere al Presidente Toma di trovare una nuova quadra.
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