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Piani sanitari bocciati, i partiti comunisti del Molise: saremo di nuovo in piazza

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Campobasso. Non vogliono proprio saperne i governi, nazionale e regionale, di dare tregua al martoriato popolo molisano che sul versante dei diritti alla salute, alle cure, ad avere ospedali e ambulatori funzionanti, sta subendo continue vessazioni! E’ difatti trapelata stamane, dai palazzi romani, l’indiscrezione per cui entrambi i piani sanitari predisposti un paio di settimane fa (uno a firma del commissario Angelo Giustini, l’altro del presidente Donato Toma) per fronteggiare l’emergenza Covid, sarebbero stati respinti al mittente! Il condizionale si può anche eliminare dato che le voci sono state confermate dallo stesso generale in congedo della GdF per il quale “il Ministero della Salute ci ha chiesto una rimodulazione dei due piani”. Recependo le direttive del dicastero guidato da Roberto Speranza, lo stesso commissario ha subito predisposto un nuovo progetto che poggia sull’integrazione fra gli ospedali di Campobasso, come “Hub”, Isernia e Termoli come “Spoke”. Si avete letto bene: gli unici ospedali molisani ancora più o meno degni di essere classificati come tali, dopo le mannaie abbattutesi sui plessi di Venafro, Agnone e Larino, saranno ben presto immolati nella lotta al Covid nel nome del “misto” per volere dello stato centrale!
Cerchiamo di capirci. La proposta di Toma di dedicare a centro Covid una delle torri del “Cardarelli” di Campobasso e quella di Giustini che optava per il “Vietri” di Larino, non sono state reputate degne di attuazione. Era fondamentale che il Molise, unica regione d’Italia con ospedali misti, correggesse questa pericolosa situazione! Roma boccia, “bene”, ma che propone per risolvere questa pericolosa situazione? Continuare con il misto!!! Cose da pazzi, verrebbe da ridire se non ci fosse da piangere!
Siamo all’apoteosi dell’assurdo. Si tratta, certo, di una sonora tirata di orecchie per il presidente e il commissario ma i veri sconfitti, “cornut e mazziat”, siamo tutti noi, cittadini che viviamo in questa sfortunata e stuprata terra. Nei prossimi mesi saremo costretti a convivere di nuovo con l’incubo dell’ospedale misto, anzi, degli ospedali misti, e con tutte le logiche problematiche connesse a tale scellerata opzione! Persone che preferiranno non farsi visitare per paura del contagio, lunghe file ai prefiltraggi, misura temperatura, stress, ansia, caos, …
Complimenti presidente Toma: il suo atteggiamento dittatoriale e individualista, basato sull’andare da solo contro tutti, contro il volere della popolazione, contro la posizione espressa da oltre 100 sindaci, contro il piano elaborato da Giustini, contro persino il parere della sua stessa maggioranza che nella famosa sessione di palazzo D’Aimmo si era sostanzialmente schierata con le opposizioni, ha portato a questa triste conseguenza. Come molisani siamo stati ridicolizzati a Roma: il governo nazionale ha scelto di “scavalcarci” in tema di autonomia sanitaria rendendosi conto dell’incapacità della nostra classe politica e dirigente. Che figura di … due soldi! Lo stato centrale è come se avesse detto, con questa doppia bocciatura: “non sapete gestire nulla, lasciamo perdere lo statuto regionale e la Costituzione! La programmazione autonoma non è cosa per voi, fatevi da parte”.
E a Roma, tanto per non farci mancare nulla, non hanno certo brillato per intelligenza e competenza; come detto, passa la scellerata linea degli ospedali misti. In caso di nuova esplosione dell’epidemia ad autunno, si annuncia l’ennesima mazzata sulla qualità complessiva dell’offerta sanitaria nel nostro martoriato territorio! A questo punto, l’aver sciupato la possibilità di vedere realizzato a Larino un centro interregionale di malattie infettive, passa addirittura in secondo piano. Povera sanità molisana: non bastavano tagli di plessi o di reparti, blocco assunzioni, repressioni delle voci di protesta del personale medico, le tasse locali più alte d’Italia, ecc ecc; scopriamo ora che se in tutta Italia vale la regola di tenere separati gli ospedali Covid - non Covid … in Molise questo ragionamento non vale. Eh già, siamo proprio un popolo superiore, se ne deduce. Grazie Toma, grazie maggioranza di “centrodestra”, grazie consiglio regionale tutto, grazie Giustini! La parola dimissioni non dice nulla? Dignità, questa sconosciuta!
Ospedali misti, un “risultato” in più che si aggiunge alla lunga lista dei disastri perpetrati da questa giunta sempre più indecorosa; per noi comuniste/i, un motivo in più per continuare sulla strada dell’opposizione di piazza a questi politici borghesi incompetenti ed antipopolari. Assieme alle/ai compagne/i del Partito Comunista Italiano, del Partito Comunista dei Lavoratori e de La Città Futura continueremo, anche nel mese di luglio, a dar seguito a varie iniziative di mobilitazione popolare.
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