Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Un libro molisano in Parlamento

Scritto da Nicoletta Pietravalle

Condividi su:

 

Agnone città ha una lunga e prestigiosa tradizione tipografica-editoriale. Conserva ancora, nel museo civico voluto tre decenni fa da Antonio Arduino, tutta una tipografia (macchine, forme, alfabeto di legno, ecc.) a caratteri mobili donata nel 1991 al Comune dal maestro Peppuccio Sammartino, l’ultimo dei grandi molisani nell’arte di Johann Gutenberg. Con le nuove tecnologie informatiche, tale tradizione viene mantenuta egregiamente dalla tipografia San Giorgio di Francesco Bocchetti. Costui, tra tanto altro, da parecchi anni cura la composizione e la stampa dei volumi di pregio della scrittrice Nicoletta Pietravalle per le edizioni delle Dimore Storiche Italiane.

Il più recente di tali numerosissimi volumi è stato appena presentato nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati al Palazzo Montecitorio di Roma con la partecipazione di molte personalità tra cui l’on. Antonio Di Pietro, Vittorio Sgarbi, Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, Emilio Gentile e degli attori Edoardo Siravo e Sabrina Colle per la lettura di alcuni significativi passi di un’Opera che interessa assai da vicino non soltanto le intricate e sempre difficili vicende del Parlamento italiano tra Ottocento e Novecento, ma anche e soprattutto il Molise (con la maggior parte dei suoi Comuni) e i più noti personaggi politici locali e nazionali, coinvolgendo pure la figura ambigua di un Mussolini rampante e nei mesi immediatamente dopo la presa del potere.

“Vita chiara e morte oscura di un parlamentare del Molise: Michele Pietravalle (Salcito 1858 – Napoli 1923)” è il titolo che l’autrice Nicoletta Pietravalle ha voluto dare a questa sua ennesima opera di ricostruzione storica che adesso si tinge fortemente di giallo essendo stato Michele Pietravalle ucciso in circostanze ancora misteriose dal regime fascista (forse come “prova generale” per il delitto di Giacomo Matteotti, assassinato poco tempo dopo, e di tanti altri nel tragico ventennio). Il libro si legge, quindi, quasi come una storia poliziesca, avendo pure come sfondo la storia di anni particolarmente inquietanti per i destini italiani.

Tale volume presenta notevoli pregi contenutistici, grafici e tipografici, come tutti quelli dati alle stampe finora dalla professoressa Pietravalle nel suo straripante amore per il Molise e per l’Arte. In un formato di cm 23,8 per 29,7 tipico dei libri destinati soprattutto ad una élite culturale (in particolare agli addetti ai lavori, agli intenditori, ai collezionisti e alle biblioteche più prestigiose), tutto in carta patinata lucida pesante, elegantemente e solidamente rilegato e con sovraccoperta a colori, il volume è composto da 208 pagine che evidenziano 145 fotografie d’epoca (in gran parte inedite ed originali) di cui 39 in bianco e nero, 106 a colori e 54 si sviluppano in doppia pagina suscitando un particolare effetto visivo, tanta suggestione e persino una qualche emozione non solo storica o iconografica.

Quella dei prodotti tipografici di pregio è una di quelle tradizioni agnonesi che andrebbero potenziate dalle istituzioni e dagli imprenditori privati, pure dal momento che le più note industrie tipografiche nazionali prediligono solitamente i comuni montani, non dovendo sostenere i ritmi di tempi veloci per esecuzione e consegna. Una tradizione, quella delle Arti Grafiche che oggi viene continuata ed esaltata dalla maestria di Francesco Bocchetti, il quale, però, ormai avanti con gli anni, cerca un valido ed appassionato erede che non interrompa l’arte tipografica agnonese che, quasi al pari delle campane della Fonderia Marinelli, rappresenta uno dei maggiori orgogli di queste montagne e, sviluppandosi adeguatamente, potrebbe attrarre cultura pure internazionale e prezioso lavoro per le nuove generazioni.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook