Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Marinelli annuncia: Mi candido alle politiche

Condividi su:

Tentativi di ribalta del Pdl, attesa di ipotetiche elezioni regionali, alleanze e rotture in vista delle nazionali, ascesa di movimenti dal basso: il clima politico del momento non è certamente tra i più facili, e l’atmosfera è più che surriscaldata.
Nuovi orizzonti si delineano, e ne è certo il vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Giorgio Marinelli, che risponde a qualche domanda chiarificatrice.
Lei era assente alla kermesse di Piana dei Mulini, perché? Ha ricevuto critiche per questo?
«Ero assente perché avevo altri cose più importanti a cui pensare. Se si è detto qualcosa alle mie spalle, io non ne sono venuto a conoscenza, e sinceramente non mi interessa».
Ma se non avesse avuto altro a cui pensare, sarebbe andato?
«Già il fatto che ho considerato  la cosa meno importante di altro, dice molto. Credo, infatti, che non sarei andato lo stesso. La mia  posizione critica nei confronti del Presidente Iorio, non è una novità».
Cosa pensa del clima che si respira?
«Penso che gli equilibri sono cambiati e il ‘botta e risposta’  tra Iorio e Di Giacomo indica che tardano a comprenderlo. Sono soli  i primi litigi per la poltrona del Senato. Ma stavolta sarà dura: il clima è cambiato e i candidati saranno tanti e vari. I cittadini, trovandosi una rosa così ampia di candidature, potranno avere la possibilità di scegliere veramente chi vogliono».
Quindi ci si può aspettare di tutto?
«Intendo dire che, se qualcuno pensa che i giochi siano già bell’e fatti, si sbaglia di grosso. Ad aprile ci saranno libere elezioni, dove tutto sarà possibile. Naturalmente spero che in aprile si voti con una legge elettorale degna di una democrazia evoluta come l’Italia dovrebbe essere. I cittadini dovrebbero potere esprimere chiaramente e liberamente la propria preferenza. Mi sembra evidente che negli ultimi anni le lotte per il potere sia palesi che sotterranee hanno generato dei  ‘mostri’ sia a destra che a sinistra. Speriamo anche si torni a metodi di lotta più civili e meno briganteschi».
Lei sarà uno dei candidati? Si vocifera con le sinistre…
«E’ ben possibile!  Ma non mi sento al momento di dire a sostegno di chi. In realtà sto ancora meditando, non chiudo la porta a nuovi scenari, anche se io sono un moderato, un ex democristiano e un democratico. Però mi auguro che ci siano comunque delle visioni più ampie, degli orizzonti più allargati. D’altronde, il momento lo richiede».
E per quanto riguarda le Regionali?
«La stessa cosa, anche se mi auguro che il Consiglio di Stato ribalti la sentenza del Tar e non si torni a votare». 
E dei movimenti dal basso, cosa ne pensa? Per esempio dei grillini?
«I movimenti dal basso sono il risultato di un clima di insofferenza generale verso la politica, che indubbiamente sta soffrendo per colpe ed errori di troppi irresponsabili. Con il disamoramento diffuso verso le istituzioni  trovano terreno fertile, ora più che mai movimenti liberi e disancorati. Non mi scandalizzo affatto, anzi tra i grillini ci sono certamente persone validissime, che io rispetto, così come rispetto le idee e lo spirito con cui si muovono. Ma attenzione: una cosa è criticare e denunciare, un’altra cosa è governare, che richiede competenza e molte doti di cui non è facile essere muniti. Tuttavia, sostanzialmente il mio giudizio è positivo anche se la cosiddetta antipolitica non è altro che un tipo di politica. Ricordo che Berlusconi e la Lega nacquero in un clima di antipolitica. Non vorrei vedere domani tra i grillini qualche ex potente di ieri o di oggi».
Lei non ha firmato, quando il Movimento 5 stelle di Agnone ha attivato la raccolta di adesioni per l’abolizione dei privilegi della casta e per il ‘quorum zero’. Loro hanno detto di essere stati snobbati da qualche politico locale.
«Non ho firmato perché l’ho saputo soltanto dopo, ma forse non l’avrei fatto ugualmente. E poi la riduzione dei privilegi la Regione Molise l’ha già avviata subito dopo la vittoria dello scorso autunno, ricordiamoci l’abolizione dei vitalizi e la riduzione delle indennità».
Cambiando argomento, ci sono novità in merito alla vicenda della Stilcoop? Lei aveva preso degli impegni…
«Infatti ho parlato con l’imprenditore romano - di cui non posso svelare l’identità - con cui mi ero ripromesso di trovare delle vie di uscita: il problema, comprensibile, è che non se la sente di anticipare € 200.000 al buio. In ogni caso, lo incontrerò nuovamente dopo il 20 luglio. Ho parlato anche con Saverio la Gamba con il quale ho  fatto nuovamente il punto della situazione. Gli ho richiesto una scheda analitica sulle competenze dei singoli lavoratori ed una brochure illustrativa dei laboratori. Voglio di nuovo contattare  Massimo Suppancing, l’ex Direttore Generale dell’Ittierre in commissariamento, imprenditore serio e capace, che in aprile  fece ispezionare  i laboratori da un tecnico. Comunque è evidente che il settore tessile vive da anni la crisi  in generale in maniera ancora più pesante».
Adele Moauro

Condividi su:

Seguici su Facebook