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Urbano: "Con Digno siamo a posto, ma desidererei un altro Di Lollo"

Intervista al tecnico dell'Agnonese alla vigilia della prima uscita ufficiale contro il 'suo' Bari

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AGNONE. Per il secondo anno consecutivo il condottiero dell’Olympia Agnonese porta il nome di Corrado Urbano. Un tecnico abituato a lavorare in silenzio e che sull’umiltà ha costruito la sua figura, ovvero quella di allenatore-gentleman. Tratti che piacciono e non poco a gente come il presidente Carmine Masciotra e al direttore sportivo Maurizio Sabelli, che ad inizio luglio non hanno avuto alcuna esitazione nel riconfermarlo sulla panchina dei granata. Lo incontriamo nel ‘Palazzo di Città’, la struttura nel cuore del centro storico che ospita la rosa dell’Olympia, per fare un breve consuntivo di quello che è stato il mercato e dei primi giorni di ritiro. Il tutto alla vigilia della prima uscita stagionale che ci sarà nel pomeriggio di domani (sabato). Avversario il Bari di Vincenzo Torrente (si gioca alle 17 ad Alfedena) dove Urbano ha militato da calciatore per tre stagioni (dall''88 al '91). 
 

Allora mister, malgrado una campagna acquisti senza grandi squilli di tromba, la società ha riconfermato buona parte della rosa. Soddisfatto? Oppure si aspettava in particolare qualche nome altisonante.


“Se sono tornato volentieri ad Agnone è perché ho a che fare con una dirigenza seria che della programmazione è riuscita a costruire il suo cavallo di battaglia. Certo dispiace l’addio di Michele D’Ambrosio, ma d’altronde bisogna capire anche quello che è il momento attuale. Certe offerte non si possono rifiutare”.


Insomma crede che la politica dei tagli adottata dalla società alto molisana sia giusta e a lungo andare possa pagare?


“Sicuramente. Ripeto: ad inizio estate molte società promettono mari e monti senza poi mantenere quelli che sono i propositi iniziali. Qui ad Agnone e, ho avuto modo di constatarlo personalmente, si rispettano gli impegni e questo per un giocatore o un tecnico serve da stimolo la domenica”.


Mister, cosa le ha chiesto la società?


“Di capire quello che è il momento attraversato dal Paese e al tempo stesso massima disponibilità nel valorizzare i giovani. Scontato dire  una salvezza senza incorrere nell’appendice play-out. In virtù della rosa messa a disposizione, credo che ciò sia alla portata”.


Il diesse Sabelli (scherzosamente) ha detto che Sivilla e Keita non ripeteranno l’exploit (30 reti in due) della passata stagione. Lei è dello stesso avviso?


“Dico solo che l’anno scorso Sivilla in un solo girone ha messo a segno 13 reti. Partendo dall’inizio penso possa solo migliorare. Keita sono convinto che arriverà in doppia cifra, anche visto lo stato di forma con cui si è presentato (4 chili in meno la passata stagione).


Il giocatore che ha trovato più in forma in questo avvio di ritiro?


“L'attaccante Andrea Sivilla”.


Dal Bari sono arrivati tre juniores dalle belle speranze. E’ così e come li ha trovati?


“Esprimere giudizi sia positivi che negativi su degli under è azzardato. Da una prima impressione ho trovato ragazzi con una giusta mentalità e soprattutto strutturati fisicamente, il resto lo inizieremo a vedere con le amichevoli”.


Gli addii dei fuori quota Pannunzio, Di Lollo e Gagliano, quanto incideranno?


“Erano tre ragazzi (due centrocampisti e un attaccante) su cui puntavo molto, inutile nasconderlo. Al momento restiamo un tantino sguarniti a centrocampo visto che abbiamo un solo under (Cadaleta, ndr), spero la società possa compiere un piccolo sacrificio anche perché giocheremo con un portiere senior e quindi sarò ‘costretto’ ad impiegare sempre quattro juniores in mezzo al campo. 


Via D’Ambrosio si è ad un passo da Adamo Digno. Cosa perderà e cosa potrebbe guadagnarci l’Olympia.


“La qualità di D’Ambrosio è fuori discussione, ma con Digno si avranno maggiori soluzioni in mezzo al campo, quello che cercavamo”.


Alla vigilia del campionato cosa manda a dire al popolo di fede granata?


“Mi auguro di portare sempre più gente allo stadio e spero di farla divertire. Sulla tifoseria, che reputo una delle migliori del panorama, non ho alcun dubbio: ci sosterranno come fatto nella passata stagione. Spetterà solo ed esclusivamente a noi ripagarla con i risultati”.
 

 Auguri mister e in bocca a lupo!
 

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