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Scambiato per un cinghiale viene ucciso a fucilate da un bracconiere

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redazione
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UCCISO DA UNA FUCILATA, SCAMBIATO PER CINGHIALE DA BRACCONIERE
       
ZCZC
AGI1035 3 CRO 0 RAQ /

UCCISO DA UNA FUCILATA, SCAMBIATO PER CINGHIALE DA BRACCONIERE =
(AGI) - Casalbordino (Chieti), 30 lug. - L'uomo ucciso la
scorsa notte nella campagna di Casalbordino in localita' San
Pietro Sud e' stato molto probabilmente scambiato per un
cinghiale da uno o piu' cacciatori di frodo. E' questa
l'ipotesi che prende sempre piu' corpo tra gli inquirenti, che
in queste ore stanno ascoltando i parenti di Gabriele Di
Tullio, 54 anni, ex operaio, nella caserma dei carabinieri di
Casalbordino. Di Tullio e' stato raggiunto la notte scorsa,
probabilmente intorno alla mezzanotte, da un colpo d'arma da
fuoco alla gamba sinistra mentre stava raccogliendo delle
pannocchie di mais in un campo di proprieta' del fratello
Antonio, a 50 metri dalla strada di campagna San Pietro Sud.
(AGI)
Ch2/Ett  (Segue)
301328 LUG 12

NNNN

ZCZC
AGI1036 3 CRO 0 RAQ /

UCCISO DA UNA FUCILATA, SCAMBIATO PER CINGHIALE DA BRACCONIERE (2)=
(AGI) - Casalbordino (Chieti), 30 lug. - Dopo una cena in
famiglia, Di Tullio ha salutato tutti intorno alle 23 e si e'
allontanato a bordo di un Opel Corsa bianca. Questa mattina il
ritrovamento del cadavere da parte del nipote, che verso le 5
stava iniziando a lavorare con un trattore nel vigneto vicino.
Intorno nessuna abitazione, solo una rimessa agricola
apparentemente disabitata e la macchina parcheggiata sul ciglio
della strada. Una volta colpito, Di Tullio avrebbe compiuto
pochi passi prima di cadere faccia a terra sotto un ulivo. Nei
pressi del cadavere la decina di pannocchie, raccolte poco
prima di morire tra le piante alte all'incirca un metro e
ottanta. I soccorsi non sono stati allertati, dunque e'
probabile che il bracconiere sia fuggito in preda al panico,
dopo essersi reso conto che quello tra le piante non era un
cinghiale ma un uomo. La caccia al cinghiale e' attualmente
chiusa in provincia di Chieti ed e' per questo motivo che i
bracconieri preferiscono le ore notturne e le zone isolate per
cacciare di frodo. Domani l'autopsia chiarira' la causa del
decesso, anche se dalla ricognizione cadaverica del medico
legale Pietro Falco appare evidente la morte per
dissanguamento: il colpo, entrato e uscito dalla gamba, avrebbe
reciso l'arteria femorale. Di Tullio, vedovo da alcuni anni,
lascia due figlie di 12 e 20 anni. Sull'accaduto indaga il
sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Giancarlo
Ciani e i carabinieri della compagnia di Ortona. Sul posto e'
intervenuto anche il comandante provinciale dei carabinieri,
Giuseppe Cavallari, insieme al capitano Gianfilippo Manconi.
(AGI)
Ch2/Ett
301328 LUG 12

NNNN

ZCZC
AGI0315 3 CRO 0 R01 /

UCCISO DA UNA FUCILATA, SCAMBIATO PER CINGHIALE DA BRACCONIERE =
(AGI) - Casalbordino (Chieti), 30 lug. - L'uomo ucciso la
scorsa notte nella campagna di Casalbordino in localita' San
Pietro Sud, nel chietino, e' stato molto probabilmente
scambiato per un cinghiale da uno o piu' cacciatori di frodo.
E' questa l'ipotesi che prende sempre piu' corpo tra gli
inquirenti, che in queste ore stanno ascoltando i parenti di
Gabriele Di Tullio, 54 anni, ex operaio, nella caserma dei
carabinieri di Casalbordino. Di Tullio e' stato raggiunto la
notte scorsa, probabilmente intorno alla mezzanotte, da un
colpo d'arma da fuoco alla gamba sinistra mentre stava
raccogliendo delle pannocchie di mais in un campo di proprieta'
del fratello Antonio, a 50 metri dalla strada di campagna San
Pietro Sud. (AGI)
Ch2/Ett  (Segue)
301336 LUG 12

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ZCZC
AGI0316 3 CRO 0 R01 /

UCCISO DA UNA FUCILATA, SCAMBIATO PER CINGHIALE DA BRACCONIERE (2)=
(AGI) - Casalbordino (Chieti), 30 lug. - Dopo una cena in
famiglia, Di Tullio ha salutato tutti intorno alle 23 e si e'
allontanato a bordo di un Opel Corsa bianca. Questa mattina il
ritrovamento del cadavere da parte del nipote, che verso le 5
stava iniziando a lavorare con un trattore nel vigneto vicino.
Intorno nessuna abitazione, solo una rimessa agricola
apparentemente disabitata e la macchina parcheggiata sul ciglio
della strada. Una volta colpito, Di Tullio avrebbe compiuto
pochi passi prima di cadere faccia a terra sotto un ulivo. Nei
pressi del cadavere la decina di pannocchie, raccolte poco
prima di morire tra le piante alte all'incirca un metro e
ottanta. I soccorsi non sono stati allertati, dunque e'
probabile che il bracconiere sia fuggito in preda al panico,
dopo essersi reso conto che quello tra le piante non era un
cinghiale ma un uomo. La caccia al cinghiale e' attualmente
chiusa in provincia di Chieti ed e' per questo motivo che i
bracconieri preferiscono le ore notturne e le zone isolate per
cacciare di frodo. Domani l'autopsia chiarira' la causa del
decesso, anche se dalla ricognizione cadaverica del medico
legale Pietro Falco appare evidente la morte per
dissanguamento: il colpo, entrato e uscito dalla gamba, avrebbe
reciso l'arteria femorale. Di Tullio, vedovo da alcuni anni,
lascia due figlie di 12 e 20 anni. Sull'accaduto indaga il
sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Giancarlo
Ciani e i carabinieri della compagnia di Ortona. Sul posto e'
intervenuto anche il comandante provinciale dei carabinieri,
Giuseppe Cavallari, insieme al capitano Gianfilippo Manconi.
(AGI)
Ch2/Ett
301336 LUG 12

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