Arrivate dal Belgio in Italia le prime dosi di vaccino, 9750 il numero esatto. Scortate dalle forze dell'ordine fino a Roma, presso l'Ospedale "Spllanzani", da cui saranno distribuite il 26 dicembre nei 21 siti principali della nazione, in vista del cosiddetto "V-Day", il giorno europeo simbolico dell'inizio della vaccinazione. Per il 26, quindi, sono attese anche le prime 50 dosi in Molise, che verranno portate al "Cardarelli" di Campobasso, per essere stoccate a una temperatura come minimo di meno 70 gradi.
Domenica 27 dicembre si parte. Sono stati identificati 50 individui, tra operatori sanitari del "Cardarelli" e della RSA di Ripalimosani. La prima molisana in assoluto ad essere vaccinata dovrebbe essere un'infermiera del "Cardarelli".
Tuttavia questi primi 50 vaccini sono solo per iniziare e la chiamata alla vaccinazione, che partirà il 4 gennaio, sarà rivolta a migliaia di persone, tra medici, infermieri e operatori sanitari. Per capire però quale sarà la disponibilità bisogna attendere.
Il 18 dicembre scorso, l'ASREM ha chiesto di aderire alla campagna vaccinale a tutti i medici e infermieri tramite un modulo inviato via mail ai responsabili sanitari, a cui si sarebbe dovuto rispondere il giorno stesso: impresa piuttosto difficile, anche perché dovrebbe essere scorporato dalla lista chi il Covid già l'ha contratto e così il tracciamento è ancora in via di definizione.
Una cosa, poi, la disponibilità , un'altra l'adesione vera e propria, con il consenso informato, che deve ancora essere diffuso. Arriverà con il vaccino, così come dichiarato dal Presidente della Regione, Donato Toma, il famoso bugiardino con le controindicazioni, in quanto, già oggi, diversi operatori sono dubbiosi su cosa fare.
A livello nazionale, l'adesione al vaccino è tra l'80 e il '90 per cento. Il Premier Giuseppe Conte ha detto che, riguardo l'ipotesi dell'obbligo al vaccino ai medici che non vogliono sottoporvisi, l'intenzione è per ora di aspettare ed, in seguito, nel caso, valutare.