Sabato 16 Gennaio ad Agnone alle ore 18 in piazza Unità D'Italia si è tenuta una piccola cerimonia nel rispetto delle misure restrittive legate alla pandemia da Covid 19. E' stata inaugurata una area pedonale di fronte al monumento dei Caduti in Guerra. L'area è stata rivestita con una bella pavimentazione di sampietrini, la messa in posa di panchine e di fioriere. Per l'occasione il monumento è stato illuminato dai colori della bandiera italiana. Una cerimonia piccola ma molto sentita. Hanno partecipato il direttivo dell'Associazione Fidas di Agnone ,una delle associazioni italiane di donatori di sangue, perchè il restauro della piazza, in accordo con il comune di Agnone, è stata realizzata e progettata dall'Associazione stessa. Inoltre erano presenti il sindaco di Agnone Daniele Saia, gran parte dei consiglieri e assessori della sua giunta, e i rappresentanti delle opposizioni, le forze dell'ordine.
La Fidas con questo progetto ha inteso valorizzare il monumento ai caduti, giovani ragazzi morti in guerra per la patria e ha ridato decoro a una delle piazze principali del centro agnonese spesso utilizzata come parcheggio incontrollato. Evento importante che pone al centro il valore delle associazioni civiche e il grande ruolo che esse ricoprono all'interno della società . Sono organismi che vivono sul volontariato e l'impegno quotidiano gratuito di uomini e donne che credono in una società basata sulla solidarietà . L'associazione in questione è nata circa 29 anni fa in Agnone. All'inizio agiva senza il supporto di una vera organizzazione associativa
Il dott Gelsomino De Vita ne è stato l'artefice. In quegli anni era il responsabile del laboratorio analisi dell'Ospedale San Francesco Caracciolo,oggi in pensione, quando era ancora una struttura efficiente ed efficace. Il dottor De Vita raccontava che raccoglievano sangue al bisogno e inizialmente si servivano di un gruppo di giovani agnonesi, una quarantina, facenti parte di una associazione, l'allora Gruppo 38, che si offrivano su base volontaria. Successivamente fondarono una vera Associazione Avis, il cui presidente era il dott Luigino Falasca, il direttore Sanitario lo stesso De Vita, che a tutt'oggi ricopre lo stesso incarico, e come segretario il Maresciallo Michele Palmieri.
Alla presidenza si sono succeduti anche il conosciutissimo e stimato Nicolino Capparozza e la signora Ivana Masciotra. Per molti anni l'Avis la sezione di Agnone ha raccolto sangue per circa 1000 unita annue con un numero di donatori che si aggirava intorno ai 500 che partecipavano e tutt'ora partecipano in maniera consapevole e attiva alla vita dell'associazione stessa. Circa dieci anni fa, gli associati abbandonarono L'AVIS e continuarono a raccogliere sangue dai donatori con l' altra grande 'Associazione di donatori italiani, la Fidas. Nel corso degli anni il direttivo con i soci donatori hanno concorso al bene della comunità agnonese e dei paesi limitrofi. Hanno. utilizzato fondi provenienti dalla convenzione con lo stato per attivare i lavori socialmente utili, borse di lavoro, la gestione delle aree verdi, non ultimo il rifacimento della piazza Unità D'Italia, insomma hanno realizzato progetti importanti che guardano ai bisogni della collettività con profondo senso civico.
Persone ammirevoli che donano il loro sangue e generosamente offrono un contributo essenziale e insostituibile alla tenuta del sistema trasfusionale e sanitario nazionale, persone che in collaborazione con enti e aministrazioni, mettono a disposizione il loro tempo libero per costruire azioni positive per il bene della comunità e spesso si sostituiscono alla politica là dove la politica lascia dei vuoti.