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Provincia, Mazzuto silura Del Basso

L'assessore agnonese fuori dalla Giunta. Al suo posto Camillo Di Pasquale

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ISERNIA. Il ‘blitz di Ferragosto’ arriva a metà mattinata. Contenuto nel Decreto presidenziale n. 19379 datato 13 agosto, sotto il titolo: ‘Rimodulazione della Giunta provinciale. Attribuzioni a consiglieri provinciali’. Luigi Mazzuto va oltre ogni immaginazione: mentre la Provincia è in fin di vita, mette a punto l’ennesimo rimpasto di giunta e ridistribuisce deleghe e competenze. Fuori Francesco Del Basso, che pare non sapesse nulla fino a ieri mattina, dentro Camillo Di Pasquale, nuovo assessore ad Agricoltura, Sviluppo rurale, Agroindustria, Sport e Protezione civile. Al suo posto, in consiglio, Desio Notardonato, nel 2009 primo dei non eletti nella circoscrizione di Isernia II. Ma non è tutto. Promossi i consiglieri Alessandro Valletta (Progetto Molise); Antonio Conti (Provincia Protagonista); Aldo Cicerone (Alleanza di centro) e Massimo Volpe (Molise civile) ai quali vanno deleghe importanti. Il presidente della Provincia giustifica i provvedimenti in vario modo. Ad esempio “alla luce di sopravvenuti mutati assetti di natura politica nei rapporti interni alla maggioranza consiliare, tali da richiedere per mantenere la stabilità e la coesione della Giunta e dell’Amministrazione stessa una rimodulazione della sua composizione”. Mazzuto ha agito sulla base di “particolari sopravvenute esigenze programmatiche in alcuni specifici settori dell’Ente” che “hanno reso necessario intervenire direttamente sulla composizione dell’Organo esecutivo e sulla distribuzione delle deleghe assessorili, tenuto altresì conto  della definizione di nuovi obiettivi programmatici, al fine di imprimere per la fase conclusiva del mandato di questa amministrazione ulteriore impulso nel perseguimento del programma di governo”: una formula ormai consueta per giustificare i rimpasti. Insomma, per il presidente, “la finalità” del provvedimento “è da rinvenirsi nell’esigenza dell’interesse pubblico di assicurare la coesione e l’unità di indirizzo della giunta”. Mazzuto tiene per sé Formazione e Lavoro, Affari generali, Cultura, Programmazione e Polizia provinciale. E smista deleghe “interorganiche” ad alcuni consiglieri. In pratica  compiti “finalizzati a coadiuvare l’amministrazione, nello studio e nell’esame di problemi su materie e affari istituzionali specifici particolarmente complessi”. Alessandro Valletta si occuperà di Contenzioso; Conti, di Personale; Cicerone, di Bilancio e Volpe, di Energie, Patto dei sindaci, Acqua, Innovazione e ricerca. Dunque Mazzuto scarica il fido Del Basso, forse anche a causa della pubblicazione degli esorbitanti costi della ‘sua’ Fiera del Tartufo, e premia Di Pasquale che alle ultime Comunali ha appoggiato il proprio uomo, quel Raimondo Fabrizio, che poi non ha firmato le dimissioni da consigliere volute anche dal presidente stesso. Il quale, inoltre, svuota l’assessorato di Florindo Di Lucente e accontenta con le deleghe la stessa Adc che nel gennaio scorso aveva invocato il “rispetto dei patti”.

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