Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Consiglio regionale, i portavoce M5S: Toma prenda atto del proprio fallimento e si dimetta

Condividi su:



Allo sfacelo della gestione della sanità regionale, alla totale assenza di programmazione, al clima di tensione crescente tra i cittadini, ha contribuito anche l'inadeguatezza di Donato Toma. Inadeguatezza politica e tecnica visto il suo ruolo al vertice della Protezione civile.
Questa mattina abbiamo presentato la mozione di sfiducia al presidente di Regione insieme al resto dell'opposizione.

Sotto quell'atto ora ci sono 11 firme, quante bastano a far decadere Toma dalla carica di presidente.
Sono comprese quelle di alcuni componenti del centrodestra: vedremo se apposte in maniera strumentale o meno.

Ad ogni modo Toma dovrebbe prendere atto del proprio fallimento e dimettersi.

Da giorni il presidente sta cercando di fuggire alle proprie responsabilità, addirittura oggi è stato assente in Consiglio regionale: nonostante all'esterno ci fossero tanti molisani stanchi delle mancate risposte; nonostante, forse come mai in passato, si registra il malcontento congiunto di imprese, amministratori locali, sindacati, organizzazioni datoriali, cooperative e associazioni di tutti i settori.

Toma è corresponsabile di questo stato di cose ed è corresponsabile del caos sanitario, perché è parte integrante della filiera gestionale della pandemia, perché è lui ad aver nominato i vertici Asrem, perché non è stato in grado di fare nulla di quanto è di propria competenza.

In questi mesi abbiamo segnalato la totale assenza di confronto e di attuazione degli innumerevoli atti di indirizzo consiliare, l'incapacità di individuare un centro Covid dedicato, condizione che ancora oggi non ci consente di garantire una offerta di cure adeguate e rispettose dell'art. 32 della Costituzione a tutela della salute dei cittadini. Inoltre abbiamo denunciato la più alta percentuale di occupazione di posti letto di terapia intensiva insieme ad un numero sempre maggiore di ricoveri fuori regione; un piano vaccinale lacunoso e lento nella sua applicazione e, appunto, l'assenza totale,di atti e fatti che competono al presidente quale massima autorità regionale di Protezione Civile.

Negli ultimi giorni, il Commissario ad acta si è dimesso, a quanto pare seguito dalla sub Ida Grossi, e dei vertici Asrem abbiamo chiesto le dimissioni già alcune settimane. Ora ci sembra logico che a pagare sia anche il presidente di Regione, vertice dell'Unità di Crisi.

Toma è colpevole, come gli altri, e se ne deve andare come gli altri.

Condividi su:

Seguici su Facebook