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Movida Agnone, commenti sprezzanti e insolenti rivolti ai cittadini che reclamano il riposo notturno

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La convivenza civile e la condivisione di regole anche su interessi contrapposti sono alla base di una società civile. A fronte di una lettera indirizzata al sindaco di Agnone da un comitato di cittadini, pervenuta alla nostra redazione, sui social, si sono scatenati una ridda di commenti che sfiorano la volgarità, l'offesa e dai toni tra lo sfottente e la maleducazione. Ma purtroppo è risaputo che sui social si sfogano tanti leoni da tastiera che leggono di solito solo il titolo senza approfondire i contenuti e liberano tutta la loro perversa fantasia contro chi osa contraddire il loro pensiero.

 Il contenuto della lettera del comitato dei cittadini, indirizzata al primo cittadino di AGNONE, rappresentava semplicemente le esigenze di cittadini che come in gran parte del mondo, la notte e fino alle prime ore del mattino, vorrebbero semplicemente fare cio' che il nostro organismo richiede: dormire nel proprio letto in tranquillità.E a seguito di una riunione con il sindaco e le associazioni erano state stabilite regole condivise, tra chi vuole riposare e chi gestisce attività ludiche, ricreative. Diritti entrambi sacrosanti, il diritto al riposo, il diritto al lavoro dei gestori di tali attività, e il diritto al divertimento e a cogliere momenti ricreativi e rilassanti  necessari, tra l'altro a seguito di un anno di pesanti restrizioni dovute alla pandemia da covid 19 che hanno ristretto le libertà personali e provato economicamente tante attività. Dunque sono forse diritti inconciliabili?

In tante città italiane il problema si pone e non solo 20 giorni in estate, bensi' tutto l'anno. Tra proteste provenienti da tutte le parti in causa, molti sindaci hanno trovato la quadra semplicemente rispettando e codificando alcune regole relative agli orari di apertura e chiusura, il divieto di alcolici ai minori, la gestione dei decibel della musica e altre regole condivise, in pratica cio' che chiede il comitato agnonese. La cosa peggiore che si possa fare comunque e' quella di negare che la propria libertà finisce quando lede la libertà altrui. Nella lettera il comitato afferma che a seguito della riunione con il sindaco nulla è cambiato: gli schiamazzi notturni proseguono, la musica mantiene decibel  elevati sino alle prime ore del mattino e non è raro di assistere a scene di persone ubriache che urinano sui muri delle abitazioni ed altro. Il sindaco intervenga a redimere la questione onde evitare lotte tra bande contrapposte

 

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