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Azienda agricola costretta a chiudere, Santoianni svela i retroscena

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AGNONE - L’agricoltura è stato il primo settore economico ad esistere sulla terra tuttavia spesso è sottovalutato. "Molti ignorano che l'agricoltura sia l'unico settore che, nonostante questo periodo di crisi, sia in lenta ripresa" ha asserito il sindaco Carosella durante il suo intervento nell'incontro del Festival Provinciale dell'Avanti tenutosi ieri 7 settembre ad Agnone. Dopo una breve introduzione del segretario regionale Marcello Miniscalco, Carosella ha quindi dedicato la sua attenzione alla storia del Psi. Un discorso fatto di storia e date che il sindaco ha ricollegato al tema dell'agricoltura dicendo che dopo molto tempo si è tornati a fare politica tra la gente parlando di temi che li toccano in prima persona; l'agricoltura è quindi uno di questi che purtroppo troppo spesso viene quasi dimenticato.

L’onorevole Parenti ha quindi proseguito il discorso storico di Carosella precedendo l’intervento di Luigi Santoianni che ha sottolineato quanto in momento storico come questo sia di vitale importanza facilitare l’accesso all’imprenditoria ai giovani.

“I giovani, è dimostrato dalle statistiche, sono pronti a scommettere, hanno menti aperte a nuove tecnologie ecocompatibili e riescono a produrre in modo più proficuo. Hanno tuttavia delle zavorre che gli impediscono di fare ciò che gli riesce: burocrazia, difficoltà nell’accedere a fondi e a terreni; il nostro impegno quindi va in questo senso. Aiutarli ad investire e creare”.


Oggi un singolare fatto di cronaca ha scosso la popolazione: un’azienda agricola ha chiuso i battenti. Il giovane ha quindi fatto stampare un necrologio nel quale puntava il dito contro la Cia e l’amministrazione comunale.
Santoianni a tal proposito ha dichiarato: “L’azienda in questione aveva in atto un contenzioso per motivi urbanistici con la ditta che costruì per lui la stalla. L’amministrazione dunque, sapendo del mancato rispetto della legge ha dovuto procedere ad un’azione che ha costretto il giovane imprenditore a chiudere i battenti. Per noi è doloroso non averlo potuto aiutare ma abbiamo fatto ciò che era in nostro potere ovvero farlo ravvedere e convincerlo a mettersi in regola. Purtroppo non siamo riusciti nell’intento” ha concluso amareggiato Santoianni.
Il settore primario è certamente una punta di diamante per l’economia, resta da abbattere la burocrazia che, possiamo dirlo, è una grossa palla al piede per l’Italia.

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