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Sentenza Lucio Pastore contro Asrem, la CGIL Molise: I regolamenti aziendali non possono mettere il bavaglio ai lavoratori

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La CGIL del Molise esprime soddisfazione per l’esito della sentenza che di recente ha determinato l’accoglimento del ricorso proposto dal dott. Lucio Pastore assistito anche dai legali dell’Ufficio Vertenze Legali della CGIL. Il Tribunale di Isernia ha annullato la sanzione disciplinare irrogata dall’ASREM che aveva sanzionato il dott. Pastore per un presunto atteggiamento irriguardoso verso l’Azienda che aveva, di fatto, provato a far prevalere i contenuti del “vigente codice disciplinare ASREM della dirigenza Medico Veterinaria SPTA” non valutando i contenuti in materia di libertà di espressione contenuti negli articoli costituzionali 21 e 39 e della legge 300 del 1970. La CGIL ritiene che nessun regolamento emanato dalle ASL o da altre aziende debba limitare il diritto di esprimere il proprio pensiero relativamente alla gestione delle aziende stesse e agli eventuali problemi e danni che questo può determinare.

Nella sentenza la dott.ssa Puleio ribadisce che quando è rispettata la continenza sostanziale (verità della notizia), la continenza materiale (interesse pubblico della diffusione dell’informazione) e la continenza formale (correttezza e civiltà della forma linguistica utilizzata), la critica avanzata dal lavoratore è legittima. Nella descrizione delle ragioni in fatto e diritto della decisione viene ribadito anche che “nell’ipotesi di critica espressa da lavoratore con funzioni di rappresentanza sindacale” il diritto di critica gode di un ulteriore copertura Costituzionale contemplata nell’articolo 39 nel momento in cui l’espressione di pensiero è finalizzata al perseguimento di un interesse collettivo….” Appare, quindi quantomeno inopportuna se non illegittima l’emanazione di regolamenti tesi ad intimorire il lavoratore per limitarne il diritto di critica. In quest’ottica e alla luce della Giurisprudenza consolidata anche da questa sentenza, nella fase in cui si auspica l’apertura della stagione per il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali, la CGIL del Molise porterà la discussione anche sui tavoli ministeriali centrali per prevenire a monte tentativi di intimidazione verso lavoratori e procederà alle dovute contestazioni in caso di perpetrati comportamenti sanzionatori a danni dei lavoratori proponendo, nel caso, anche la revisione dei regolamenti in vigore nelle aziende, affinché siano rispettati i principi contenuti nella Carta Costituzionale e le leggi ordinarie che ne costituiscono di fatto l’attuazione.

La CGIL coglie l’occasione per ricordare l’azione costante in difesa dei diritti proposta anche attraverso il proprio Ufficio Vertenze Legali e per richiamare l’esempio dell’impagabile avvocato Marianna Salemme, scomparsa prematuramente lo scorso anno, che aveva iniziato ad assistere il dott. Lucio Pastore lasciando poi il compito di portare avanti la querelle giudiziaria all’avvocato Pietro D’Adamo che resta punto di riferimento costante per il sindacato e per i lavoratori. Nei prossimi giorni, presso la sede di Campobasso della CGIL del Molise, si terrà una conferenza stampa che illustrerà i tratti salienti della sentenza e gli esiti politico sindacali che potranno determinarsi.

Alla Conferenza parteciperanno il Segretario Generale della CGIL Molise Paolo De Socio, il Segretario Generale della Funzione Pubblica Molise Antonio Amantini, Il dott. Lucio Pastore e l’avv. Pietro D’Adamo.

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