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Abolizione etichettatura carni bovine, insorge Sel

Candido Paglione: "Fatto grave, un pericoloso passo indietro". Tra i firmatari anche Aldo Patriciello

redazione
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ISERNIA. Il Parlamento europeo, per soli otto voti, (tra questi anche quello dell’europarlamentare molisano, on. Patriciello) ieri ha approvato un provvedimento che abolisce le informazioni aggiuntive sull’etichettatura per le carni bovine.
Il sistema di etichettatura facoltativa era stato istituito per volontà dei produttori, più di dieci anni fa, a seguito della grave crisi determinatasi con l’epidemia di BSE, meglio conosciuta come “mucca pazza”.
«In effetti, in questi anni – dice Candido Paglione, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà - grazie alle informazioni aggiuntive riscontrabili sulle etichette, è stato possibile garantire al massimo le scelte dei consumatori, perché si è creato un meccanismo trasparente di informazione che ha riguardato non soltanto l’origine delle carni, ma anche tutta una serie di altre notizie come la razza, l’età dell’animale, il tipo di alimentazione e gli altri passaggi della filiera a partire dall’allevamento fino al momento della vendita al dettaglio delle carni».
«Il voto di ieri del Parlamento europeo – ha proseguito l’ex assessore regionale all’agricoltura – costituisce un fatto grave e rappresenta un pericoloso passo indietro, perché, di fatto, andrà a favorire i produttori meno trasparenti, come quelli che ad esempio utilizzano mangimi contenenti organismi geneticamente modificati, il tutto a danno dei consumatori che non saranno più tutelati nell’acquisto consapevole e, quindi, nel loro sacrosanto diritto alla sicurezza alimentare.
Infatti, non si può parlare di qualità e di tutela dei consumatori se si decide di tagliare le informazioni utili a poter scegliere i prodotti agroalimentari che si acquistano».
«L’augurio a questo punto – ha concluso Paglione – è che la Commissione, con il sostegno qualificato del presidente Paolo De Castro, possa favorire il ripristino della normativa, così frettolosamente tagliata, in modo da tutelare a pieno i consumatori europei e gli allevatori onesti».

 

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