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Molise: Anche ad Agnone carenza idrica e chiusure notturne. La cattiva gestione dell'acqua

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"Si comunica che il servizio idrico verrà interrotto questa sera dalle 22 fino alle 6:30 visto il forte calo di portata delle sorgenti di approvvigionamento e l’elevato consumo di acqua.

Tali chiusure si potrarranno anche nei prossimi giorni compatibilmente con i livelli di riempimento del serbatoio.

Si invita la cittadinanza ad un corretto utilizzo della risorsa idrica."

 

 Questo è l'avviso apparso il 10 agosto 2021 sulla pagina social del comune di Agnone, parla di  interruzioni  idriche nelle case dalle ore 22.00 alle ore 6 del mattino a partire dal 10 agosto e nei giorni successivi.. Ad oggi non ci è dato di sapere se permangono le interruzioni dell'erogazione di acqua nelle case ad uso domestico  Un paio di giorni  fa si è vista circolare per Agnone anche  una autobotte e da quello che abbiamo appreso il mezzo ha rifornito di acqua solo alcune attività che avevano presentato delle criticità. Ma parlare di carenza idrica nel 2021 da la dimensione dell'arretratezza di una nazione,di una regione, di un paeseUn adeguato approvvigionamento di risorse idriche di buona qualità è un requisito imprescindibile del progresso sociale ed economico. È necessario, quindi, fare due cose: imparare a economizzare l’acqua e gestire con maggiore efficienza le risorse disponibili.

In Italia le regioni che soffrono maggiormente la carenza idrica sono la Campania, la Calabria  la Sicilia e il Molise, in particolare il basso Molise , eppure  per il Molise  risulta incomprensibile visto che il territorio molisano e' ricco di oro blu, perchè madre natura è stata generosa in tal senso, ma evidentemente la debolezza della governance degli ambiti idrici, la persistenza di gestioni frammentate che vengono dal passato, rappresentano  carenze che impediranno di costruire qualunque politica valida per il futuro.

 Ma diventa addirittura  paradossale parlare di carenza idrica  in Alto Molise  vista l'abbondanza di tale risorsa in questo territorio sia per il numero di sorgenti che per le condizioni climatiche, una vera beffa, che i cittadini pagano a caro prezzo. 

Uno dei grossi problemi molisani che incide per una percentuale elevata sulla carenza idrica, oltre il 40%,a parte la cessione di quote d'acqua ad altre regioni, è che gli acquedotti sono dei colabrodi

 Ma a tal proposito ricordiamo che anche il Lazio ha un acquedotto colabrodo, ma quella che arriva ai rubinetti dei romani è acqua di sorgente, che viene dai monti laziali lontani decine di chilometri, ma a Roma,a milioni di persone, dai rubinetti esce l'acqua corrente h 24 e tutto l'anno, mai, in quasi cinquant'anni l'acqua e' stata interrotta nelle case. Ma senza volere andare troppo lontano dalla nostra realtà, ricordiamo che per ben quattro anni con l'amministrazione Carosella, Agnone sembrava avesse definitivamente superato il problema della carenza idrica e delle interruzioni diurne e notturne 

La carenza era dovuta alle perdite idriche  dell'acquedotto, ma  l'amministrazione aveva trovato  la chiave di volta per una soluzione che pur non essendo una soluzione radicale, aveva apportato dei notevoli benefici alla popolazione. Le autoclavi per ben quattro anni erano andate fuori uso, e i cittadini per ben 4 anni non hanno subito disagi dovuti alle chiusure, nonostante i periodi di siccità, l'acquedotto colabrodo, la disorganizzata gestione regionale. Per quattro anni dai rubinetti delle case agnonesi fuoriusciva acqua corrente h24.

Invece con l'amministrazione dell'ex sindaco Marcovecchio, il problema si è riproposto esattamente come tanti anni fa. Adesso con l'amministrazione  Saia ci risiamo addirittura al punto da ricorrere alle autobotti seppur per pochi ed isolati interventi . La responsabilità viene attribuita all'Azienda Speciale Regionale Molise Acque, alla siccità, all'uso improprio che se ne fa nei mesi estivi e dulcis in fundo al solito acquedotto colabrodo. Elementi che sicuramente incidono sulla carenza idrica ma viene spontaneo chiedersi: ma la giunta Carosella era stata per caso miracolata da qualche santo protettore  o forse con l'impegno, la capacità e le competenze nella gestione delle perdite era riuscita a tamponare egregiamente  un disservizio che si accentua in maniera esponenziale durante i mesi di grande calura e con l'assenza di precipitazioni atmosferiche?

. Il sindaco Saia comunque dovrebbe ben ricordare l'operato della giunta Carosella e gli interventi provvidenziali apportati sempre sullo stesso acquedotto colabrodo,  perchè il sindaco Saia ne faceva parte in veste di assessore.

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