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Approvata la mozione che chiede di ridurre la tampon tax. Manzo: L’igiene intima non è un lusso, ma un diritto

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APPROVATA LA MOZIONE CHE CHIEDE DI RIDURRE AL 4% LA TAMPON TAX

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È arrivato il momento di dire basta alla discriminazione fiscale di genere

Ci sono piccoli esempi di vita quotidiana che mostrano le disuguaglianze sociali che colpiscono le donne nel nostro Paese. Ne è un esempio la tassazione sui prodotti di igiene intima femminile: prodotti che oggi lo Stato considera un bene di lusso e che in quanto tali sono sottoposti all’aliquota massima del 22%.

È la cosiddetta Tampon tax, una imposta iniqua e ingiusta per il semplice fatto che le donne non possono scegliere se utilizzare questi prodotti, devono farlo: per la propria igiene e per la propria salute. Articoli come assorbenti, tamponi e coppette mestruali sono infatti essenziali per il benessere e la qualità della vita.

Tuttavia, come detto, in Italia a livello fiscale questi prodotti igienici sono equiparati a tablet, borse, trucchi, profumi e beni di lusso, mentre ad esempio i rasoi da barba sono sottoposti ad aliquote agevolate perché considerati beni di prima necessità come latte, ortaggi, occhiali, finanche merendine, birra e cioccolata.

Una ingiustizia sociale che vede l’Italia indietro rispetto a tanti altri Paesi e che riguarda le donne in maniera diretta, ma che pesa su tantissime famiglie. Basti pensare che ogni mese circa 21 milioni di donne si recano al supermercato per comprare prodotti di igiene intima e che ogni anno spendono per essi circa 126 euro, di cui 22 vanno allo Stato come IVA.

Davanti a questa forma di discriminazione è nato il Tampon Tax tour con il quale in tante stiamo chiedendo l’abbassamento dell’aliquota al 4%.

Proprio in questo senso va la mozione che ho presentato con la consigliera Micaela Fanelli al termine di un percorso di condivisione insieme alle consigliere della Commissione per le Pari opportunità e tante consigliere comunali.

Oggi la mozione è stata approvata in Consiglio all’unanimità. Impegna il presidente a sostenere in tutte le sedi l’introduzione dell’aliquota IVA agevolata del 4% per i pannolini per bambini e per i prodotti d’igiene intima femminile; e lo impegna a coinvolgere i Comuni molisani al fine di verificare, là dove sono presenti Farmacie comunali, la possibilità di applicare prezzi contenuti sugli stessi prodotti.

L’igiene intima non è un lusso, ma un diritto: facciamolo valere.

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