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La fontana di San Lorenzo, nel libro di Anna Claudia e Antonio Arduino, 1991

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A due passi del centro cittadino, nell'area archeologica di San Lorenzo di Agnone, un luogo dedicato al culto cristiano probabilmente risalente al IV secolo d.c.  un’area intensamente frequentata in diverse epoche e di notevole interesse archeologico, e' situata anche una bella fontana, la Fontana di San Lorenzo che nel libro "Agnone paese delle campane", scritto nel 1991 da Antonio e Anna Claudia ARDUINO, viene cosi raccontata:

"Fontana romana, risalente al tempo della colonizzazione dei veterani romani. Una scritta sulla roccia di tufo. sita sull'antica mulattiera, indicava "Ad fon-tem tetioris", sormontata da una freccia. Nelle immediate vicinanze sono state rinvenute tracce di pavimentazione romboidale, mentre esistono segni evidenti di terme, con sotterranei occlusi. Il periodo di colonizzazione romana fu scarso in termini demografici al punto che nei IV e VII secolo dopo Cristo, Bulgari e Slavi chiesero ed ottennero di abitare queste contrade semideserte. Ma, ormai il periodo romano - che ci ha lasciato scarse testimonianze - era finito e i longobardi erano i nuovi abitatori" 

Dunque  i resti di una bella fontana storica situata in un sito archeologico dove furono rinvenute delle strutture murarie riferibili al periodo alto-medioevale,  probabile riuso , durante questo periodo, di un edificio termale romano. Nella stessa zona sono visibili i resti di una fortificazione sannitica in opera poligonale risalenti al  IV secolo a.c.

 Si apprende che il sito fu danneggiato negli anni “60 dai lavori per realizzare la strada e dalla costruzione di case private, fu successivamente interessato da scavi da parte della Università del Molise e alla fine degli scavi il sito fu completamente abbandonato. Il sito su iniziativa del Rotary club di Agnone, viene ripulito dalle erbacce e rifiuti periodicamente dai volontari che operano nella Comunità Alloggio per minori 'Alto Molise'

 Un vero danno che non si sappiano o non si vogliano valorizzare anche a scopi turistici e in termini occupazionali le ricchezze storiche e archeologiche dei numerosi siti presenti in Molise. La regione in effetti vanta numerosi siti di importanza internazionale ma registra un numero sempre crescente di strutture chiuse al pubblico, restauri iniziati e mai conclusi, nuovi musei in perenne attesa di essere inaugurati. L’ Italia ha il triste primato in Europa, dei più bassi fondi economici destinati all’arte , la cultura e l’istruzione. Le  Soprintentenze  alla Cultura e alle Belle Arti, le Amministrazioni Locali, spesso fanno il resto.

 

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