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L'editoriale/ Ciao Zarlenga, non ti rimpiangeremo

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AGNONE. “Tanto tuonò che piovve” .  Così si potrebbe riassumere la vicenda amministrativa dell’ormai ex Vice Sindaco di Agnone; infatti dopo mesi di minacciate e poi scongiurate dimissioni: oggi, con buona pace di tutti, sono, finalmente o meno male….,  state protocollate.
Il populismo al potere torna nelle strade però su nel “palazzo” è stato dato vita all’ultima esibizione istituzionale preceduta di qualche giorno solo dall’invio di qualche missiva. Il discorso di commiato ha toccato l’apoteosi del populismo demagogico e ci siamo dovuti subire il ”pistolotto” con relativa sagra dell'ovvietà.
Solo la ex ignorava che il nostro Paese e il mondo intero versano in una crisi economica epocale tanto da dover mobilitare il fior fiore dell’ “intelighenzia” nazionale per poterla risolvere poiché la classe politica aveva dato buca.? Ma come immaginava che lor signori la potessero risolvere con una semplice stesa o “sgrullata” di lenzuola bianche? E che le risorse fossero finite o scarseggiavano fortemente la ex lo ha scoperto solo quando ha lasciato la piazza per salire su in Comune? Diceva il grande comico Totò:”Ma ci faccia il piacere!”
Quindi costernati apprendiamo che la ex non intendeva fare la “gabelliera” e “l’amministratore del nulla”. 
Ohi bò, avrebbe detto sempre il noto comico, ma questo, la nota ”Pasionaria”, non lo sapeva prima e durante le accese manifestazioni di piazza? Allora il suo nemico acerrimo Iorio aveva ragione: l’ospedale di Agnone andava chiuso senza remissioni di peccati?  Infatti il commento dell’ex sindaco De Vita in comune, chiedendole di non lasciare, è stato eloquente... 
Ma la signora che con tanta facilità distribuiva pagelle a tutti questo non lo ammetterà mai, come non ammetterà mai lo “smarcamento” che in continuazione andava asserendo nei confronti del resto della maggioranza: lei era diversa dagli altri e non condivideva l’operato dei suoi compagni gabellieri e amministratori del nulla. E’ troppo facile “assumersi tutte le responsabilità” e sbattere la porta. No non ci stiamo e non lo tolleriamo le responsabilità, cara Zarlenga, te le sei assunte quando ti sei candidata sapendo benissimo dove si andava a parare e gli atti fin qui assunti dall’amministrazione sono tuoi come degli altri. Chi vi ha votato si attendeva ben altro, certo no i miracoli ma una svolta nel modo di condurre la cosa pubblica senza votarsi ai miracoli; forse certamente le tasse non sono gradite alla piazza a te tanto cara però sono necessarie per pagare sprechi e malversazioni di cui tutti e dico tutti sono stati protagonisti. Comunque la ex si sarebbe potuta erigere anche a paladina di tagli con cui poter far quadrare i bilanci ma forse anche questi potevano andare a contrastare con i principi del si chiacchiera ma non si agisce.  Comunque i problemi che nella “Piazza Virtuale”- tanto cara alla ex-  era facile risolvere perché virtuale era la loro soluzione, quando si sono materializzati nella realtà sono apparsi irrisolvibili. Purtoppo allo stato dei fatti questa è la mera e squallida realtà.
Adesso ci attendiamo dal Sindaco e dalla maggioranza, speriamo non più impegnati su FB, uno scatto di orgoglio ricordandosi da dove provengono e perché i cittadini li hanno premiati.
Infine è bene ricordare che viviamo nel XXI secolo e perciò sarebbe opportuno scrollarsi di dosso i retaggi di un romanticismo ormai fuori moda e ricercare strumenti e soluzioni adeguate al momento che viviamo.
Chi ha orecchie da intendere intenda.
                         

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