Diritti, pari opportunità e uguaglianza sono stati i temi della Giornata Internazionale della Donna di quest'anno, con un pensiero particolare alle donne che vedono minacciati i loro diritti e a quelle che vivono la guerra, come in Afghanistan e Ucraina.E oggi ad Agnone presso l'Aula Magna dell' Itis "Leonida Marinelli" una iniziativa organizzata dal SAI, in collaborazione con il comune e l'istituto omnicomprensivo si è svolta la sesta edizione di "Io l'8 tutti i gIorni"
La giornata dedicata alle donne Afghane. La vita di queste donne sta tornando ad essere quella del primo regime talebano. La ritirata occidentale ha lasciato l’Afghanistan di nuovo nelle mani dei talebani; il loro ritorno al potere vent’ anni dopo essere stati rovesciati dall’operazione “Enduring Freedom”, cominciata il 7 ottobre 2001
Molti i diritti negati, l'ultima norma approvata ha vietato alle donne di viaggiare senza un accompagnatore maschio.Il provvedimento è l’ultimo di una serie con cui i talebani hanno limitato i diritti e le libertà personali delle donne, che ad oggi, nella maggior parte dei casi, non possono lavorare e studiare dopo i 12 anni: per loro, la vita sta tornando a essere quella del primo regime talebano, durato dal 1996 al 2001.
Il progetto SAI parte dalla presenza di tre nuclei familiari Afghani beneficiari con figli che frequentano regolarmente le scuole agnonesi. Il progetto: " E' nato di concerto tra operatori Sai e i tre nuclei familiari afghani ospiti del progetto, insieme abbiamo concordato l'argomento da portare al convegno in occasione dell'8 marzo" Questo quanto dichiarato dalla coordinatrice Sai di Agnone Pina Mitri.
Decisamente un argomento all'ordine del giono mondiale. I diritti delle donne afghane sono una delle questioni principali, forse la più importante, su cui i governi stranieri stanno insistendo, ponendola come condizione necessaria per il riconoscimento del governo dei talebani e il conseguente accesso agli aiuti economici.
Tra le testimonianze all'evento quella dei coniugi dei rispettivi tre nulei familiari beneficiari del Progetto Sai, su " Cambiamenti positivi nella vita delle donne afghane dopo la caduta talebana dal 2001 al 2021"
Tra i relatori l' Avvocato Lena Porrone , la dottoressa Serena di Nucci, la consigliera comunale Michela Cerbaso.
I saluti del sindaco Daniele SAIA, dell'Assessore comunale alle politiche sociali Enrica Sciullo, della dirigente scolastica Tonina Camperchioli e della Coordinatrice del progetto SAI Pina Mitri