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Degrado fiumi, il vallone Zelluso dove si bagnava la regina Giovanna La pazza, ridotto a pozzanghera

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 Le immagini sono riferite al  Vallone detto Zelluso, affluente del fiume Verrino. Il nome Zelluso, narrano, deriva dal fatto che le acque del vallone erano ritenute curative  per le malattie della pelle, in particolare per  la psoriasi. Narrano sempre a tal proposito,  che in quelle acque, periodicamente, approdasse la regina Giovanna  detta la pazza,1424, la Regina di Napoli, Giovanna II  che soggiornava in uno dei palazzi nobiliari di Agnone meglio conservato, palazzo Bonanni per l'intero periodo della cura della psoriasi di cui era affetta.  Pertanto quelle acque fin d'allora erano ritenute curative  per le caratteristiche organolettiche da esse possedute

 Oggi invece, il  degrado delle sponde  e del letto del fiume del Vallone e del fiume Verrino,  dovuto alla mancanza  di manutenzione, stanno distruggendo una delle più belle aree naturali dei dintorni di Agnone.  L'area e' quella denominata Santa Lucia.  I rovi e le sterpaglie nella loro crescita abnorme invadono il letto del fiume che trascina molti detriti e in alcune zone, durante la stagione delle piogge, creano delle esondazioni. 

  Fra l'altro le poche strutture residuali  dell'area picnic , le panchine e i tavoli , sono oramai inutilizzabili . I rifiuti abbandonati ricoprono l'intera area 

 

 L'area di Santa Lucia, cosi denominata per la presenza di una chiesetta di campagna dedicata alla Santa, a parte la leggenda che si racconta sulla regina Giovanna detta la pazza,  era per gli agnonesi e non solo, una zona amena, dove trascorrere il tempo libero bagnandosi nell'allora limpide acque del fiume Verrino.

 Per i giovani era una piscina naturale dove  apprendevano a nuotare, seppur da autodidatti. Era meta preferita anche  di intere famiglie con i bambini. In molti pescavano le trote, le carpe, i gamberoni commestibili, il persico e tante altre specie ittiche di cui il Verrino allora era  molto ricco, per poi arrostirli su barbecue improvvisati. 

Alcuni pescatori amatoriali riferiscono che oramai la fauna ittica del fiume si è estremamente ridotta, e con essa i pescatori. Assistere a tanto degrado, evidente agli  occhi di tutti, nell'indifferenza generale, quando si fa un gran parlare di ecosistema, tutela del pianeta, sembra una beffa.

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