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Eolico selvaggio, Patriciello porta la protesta in Europa

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Ha la data del 17 ottobre 2012 l’interrogazione a firma dell’on. Aldo Patriciello indirizzata alla Commissione Europea nella quale si richiede espressamente la difesa del territorio molisano e, in particolare, dell’area archeologica di Altilia-Sepino e del teatro-tempio di Pietrabbondante dal pericolo eolico. L’europarlamentare molisano ha portato all’attenzione dei Commissari l’importanza storico-artistico-culturale dei due complessi monumentali minacciati, come spiegato in diverse occasioni dagli organi di stampa, dall’impianto di un parco eolico.
“Considerando che la responsabilità morale della protezione del patrimonio archeologico europeo,  - spiega Patriciello - prima fonte della storia d’Europa, pur rientrando in primo luogo fra i doveri dello Stato interessato incombe comunque sull’insieme degli Stati europei, ho chiesto alla Commissione di intraprendere azioni volte a salvaguardare e promuovere il patrimonio storico e culturale degli Stati membri, in particolare del territorio molisano che, nell’immediato, rischia il deturpamento. Fermo restando la necessità di produrre energia in maniera alternativa vorrei sottolineare che tale bisogno non deve cozzare con la difesa del territorio, vale a dire non deve provocare danni al nostro patrimonio cultutale che, ribadisco, costituisce un’importante risorsa anche economica per il nostro Paese. Le aree molisane citate nell’interrogazione vantano migliaia di visitatori l’anno e non possiamo lasciare che tutto questo finisca. Mi sono associato quindi alla locale direzione del Ministero dei beni culturali, al comune di Sepino e ai tanti cittadini che si oppongono fermamanete all’istallazione di 16 torri eoliche in quell’area e spero vivamente che anche la Commissione Europea possa intervenire al più presto in merito. Un atto dovuto non solo al nostro Molise ma a tutti quei territori che, nonostante la rilevanza storico-artistico-culturale, rischiano la cancellazione”.
Nell’interrogazione dell’on. Patriciello si possono leggere le motivazioni addotte alla richiesta d’intervento dell’Istituzione comunitaria: “il comune di Sepino, in provincia di Campobasso, sorge nell’area archeologica di Altilia, dove è possibile ammirare i resti dell’abitato romano, come il foro, la basilica, Porta Bojano, le terme, il teatro, il Cardo e il Decumano, le mura, le maestose porte d’accesso. La zona archeologica ospita annualmente numerosi turisti ed è ormai costantemente inserita nel calendario di manifestazioni estive itineranti, che propongono spettacoli di teatro e danza di livello internazionale. Il teatro-tempio di Pietrabbondante rappresenta la più grandiosa testimonianza della civiltà sannitica. Costruito tra la fine del V sec. e la prima metà del IV sec. a.C., per essere ritoccato nel III sec. a.C. dopo essere stato di-strutto nel 217 a.C. da Annibale (secondo quanto sostenuto da alcuni storici), il complesso monumentale si pone senz’altro quale primo esempio di tempio coperto che andò a sostituire i boschi o le zone cintate all’aperto come luogo di culto per i Sanniti”.

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