“In esecuzione della delibera 41 del Verbale 4 del Collegio dei Docenti del 19/11/2021e della delibera n. 1 Verbale 1 del Consiglio di Istituto del 16/12/2021 della Delibera 48 verbale 6 del Collegio dei Docenti tenutosi l’ 11/02/2022,nell’ anno scolastico 2022/23 sarà adottata nell’I.O. “G.N. D’Agnillo” l’articolazione didattica e organizzativa settimanale su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con chiusura dell’Istituto nella giornata del sabato per tutti gli ordini di scuola.”
Questo su scritto in sintesi significa che i bambini della scuola primaria dell'istituto omnicomprensivo di Agnone per l'anno scolastico 2022-2023 faranno le lezioni con un orario articolato su cinque giorni con il sabato libero e dal lunedi al venerdi ingresso ore 8.10 uscita ore 13.50 per un totale di ore di circa 28 settimanali, in sintesi un orario prolungato come l'anno scolastico in corso.
Durante i cinque giorni settimanali i bambini anche di cinque anni e mezzo potranno pranzare alle ore 15 perchè a scuola per l'alimentazione sono previste un paio di merende nell'arco della mattinata.
Commentare queste notizie diventa difficile per una serie di motivi che molti genitori hanno rappresentato in tutte le sedi di pertinenza scolastica e comunale, ma evidentemente sono stati inascoltati.
Dal PNRR risulta uno stanziamento di 960 milioni di euro, per finanziare l’estensione del tempo pieno – anche attraverso la costruzione o la ristrutturazione degli spazi di 1000 mense entro il 2026 – e 300 milioni di euro per potenziare le infrastrutture per lo sport, già dalle prime classi delle primarie, costruendo o adeguando 400 edifici perché diventino palestre. Il tutto, precisa il piano, «anche per accogliere le necessità di conciliazione tra vita personale e lavorativa delle famiglie, con particolare attenzione alle madri». L’Italia è la penultima in Europa per occupazione femminile e l’ultima se consideriamo la fascia d’età tra i 25 e i 34 anni.
Pertanto il diritto alla mensa prefigura il diritto all'istruzione.
Comunque tra le prime osservazioni dei genitori agnonesi è quella del “ tempo scuola”. I ragazzi trascorrono solo 28 ore a scuola. A detta degli studiosi del settore, il tempo dedicato all’istruzione può fare la differenza sugli apprendimenti. L’Italia si colloca un po’ sotto la media Ocse per numero di ore complessive di istruzione all’anno nel primo ciclo e si rilevano differenze sostanziali tra il Nord e il SUD.
Un bambino lombardo può contare su 40 ore di scuola settimanali, mentre in Sicilia il 92,8 per cento degli alunni deve accontentarsi di sole 27 ore, che in rari casi diventano 30, in Sardegna solo il 34 per cento circa della popolazione scolastica vede riconosciuto questo diritto. Ben diverso e' il tempo pieno che si articola su 40 ore dal tempo prolungato. Ad Agnone le ore sono circa 28 e si vocifera di rientri settimanali la cui futura organizzazione ad oggi resta sconosciuta.
Cio' che risulta incomprensibile o forse si, è il fatto che per aumentare il tempo scuola e l'offerta formativa, soprattutto presso la scuola primaria basterebbe adottare il tempo pieno, articolato su cinque giorni con 40 ore settimanali, che ovvierebbe a due problemi: inutili e improduttivi recuperi orari che non certo finora hanno facilitato l'apprendimento o allargato l'offerta formativa, e contestualmente si eviterebbe ai piccoli scolari la insalubre abitudine di saltare il pasto principale. Ma sarebbe un incentivo per ulteriori offerte formative, ed eviterebbe gran parte dei compiti a casa agli gli scolari.
Tra l'altro l'istituto scolastico agnonese ha aderito ad un progetto finanziato dall'Unione europea e realizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: Latte nelle scuole, finalizzato alla educazione alimentare degli studenti attraverso visite guidate e degustazioni, che viene utilizzato per recuperare ore mancanti al monte ore scolastico. Pertanto nessun progetto scolastico dell'istituto agnonese. Il progetto del ministero vale per tutte le scuole d'Italia ed e' extracurriculare. La progettazione extracurricolare rappresenta un'integrazione alla progettazione curricolare ed è finalizzata a potenziare l'offerta formativa, ma ad Agnone andrebbe ampliata in primis l'offerta formativa curriculare carente viste le scarse ore di didattica.
In ogni caso il progetto ministeriale sull'educazione alimentare contrasta con il salto del pasto principale causato dall'orario scolastico cosi come ad oggi viene articolato.
Il sindaco Daniele Saia, responsabile di alcuni servizi scolastici, mense, trasporti, orari dei bus scolastici, utenze, non molto tempo fa aveva promesso che, in particolare per la primaria, per il nuovo anno scolastico 2022-2023, i bambini avrebbero usufruito della mensa scolastica. Invece la programmazione scolastica ripropone l'orario lungo, 28 ore, e nessun'altra alternativa, in particolare manca quella per il tempo pieno.
Circa un mese fa e' stato costituito un tavolo tecnico presso l'istituto agnonese che si compone di genitori eletti dai soli rappresentanti di classe, e ne fa parte la dirigente scolastica. Il tavolo tecnico, le cui funzioni sono di proposta e collaborazione nella soluzione dei problemi scolastici, e' stato eletto da una trentina di rappresentanti di classe , in pratica si sono auto votati, calcolando titolari e i supplenti, castrando di fatto la vera rappresentanza democratica che avrebbe richiesto una partecipazione al voto di tutti i genitori , visto che presso l'istituto omnicomprensivo la democrazia rappresentativa e' monca, manca del consiglio di istituto.