AGNONE. Sospensiva del Tar Molise ai tagli, decreto regionale 80 e 84 e la possibilità di essere trasformato in un ospedale di montagna. Ad Armando Sammartino, componente dell’Articolo 32, piace parlare con dati alla mano. Per lui, abituato a convivere con i numeri, visto che di professione fa il tributarista, tutto il resto è noia. “Il San Francesco Caracciolo, ad oggi, rappresenta una realtà che funziona e continuerà a farlo”, esordisce con la solita pacatezza che lo contraddistingue. Del presunto terrorismo psicologico (“non saranno più ultimate le schede di dimissioni ospedaliere”) fatto da due dirigenti dell’assessorato alla Sanità regionale, inviati dal commissario Filippo Basso ad Agnone, replica: “Non esiste uno straccio di carta che confermi quanto si sente in giro, ovvero che dal primo dicembre saranno sospesi i ricoveri”. Tuttavia, tenere alta la guardia resta un imperativo d’obbligo per l’Articolo 32. Questo per evitare “il genocidio della montagna molisana” sentenzia Sammartino. “Sulla sanità, l’alto Molise e la sua gente si giocano il futuro – prosegue il componente dell’Articolo 32 -. Prima di tagliare servizi, di chiudere la struttura, prima che ci scappi il morto, dovranno spiegarci le alternative, a patto che le abbiano. Ma a questo non vogliamo assolutamente pensare. Siamo pronti ad azioni eclatanti, siamo pronti a tutto, sia ben chiaro. Di fronte al diritto alla salute non abbiamo nulla da perdere” afferma ancora Sammartino. Nel frattempo in una nota Asrem, il dirigente amministrativo del Caracciolo, Giovanni Presutti chiarisce: “Ad oggi, presso questa dirigenza, non è giunta alcuna notizia ufficiale e non, da parte dell’Asrem e della Regione Molise riguardante la disabilitazione delle cosiddette SDO (schede di dimissioni ospedaliere) del San Francesco Caracciolo dal prossimo 1 dicembre che di fatto sancirebbero la chiusura del nosocomio. Come infondate risultano essere le affermazioni che lo stesso nosocomio altomolisano sarebbe in fase di “chiusura”; che dal dicembre prossimo nel San Francesco Caracciolo non verranno effettuate prestazioni specialistiche; che dall’inizio del prossimo anno i dirigenti medici verranno trasferiti in altre strutture sanitarie e che il Caracciolo sarà ridotto ad un mero ambulatorio medico. Ribadisco - conclude Presutti - per chiarezza e giusta informazione, che nessuna indicazione ufficiale, nessun documento scritto sul futuro dell’ospedale altomolisano, fino ad oggi, è giunta presso questa Amministrazione da parte della Dirigenza della Asrem”.
Infine anche la maggioranza di centrosinistra del Comune di Agnone appare essersi svegliata dal torpore che l’avvolgeva sull’annosa vicenda Caracciolo. Così il vicesindaco Maurizio Cacciavillani ha convocato per domani (ore 18) presso il Comune un incontro urgente. Chiamati a rapporto i rappresentanti del Consiglio comunale, i Comitati civici, i sindacati, le varie forze politiche.