La festività del giorno di Ognissanti è un qualcosa che non tutti avvertono come Sacro o importante; per alcuni e solo un giorno rosso del calendario tuttavia “A San Pietro si avverte, che sia fedele o meno, una strana energia; quasi la solennità del giorno” dichiara uno degli atleti agnonesi che, insieme ad altri otto compagni di avventure, ha partecipato alla Corsa dei Santi.
Il percorso della competizione è di 10 km e ruota intorno alla Basilica di San Pietro a Roma; la gara che ha solo 4 anni è inoltre un’occasione per pubblicizzare emergenze umanitarie così come per la raccolta di denaro da mandare alle stesse in soccorso.
Nella giornata del 1 novembre i nostri atleti hanno quindi tagliato la striscia rossa così: Maurizio Giaccio precede di qualche minuto Nicola Donatelli che anticipa di un minuto e 5 secondi il compagno Raffaele De Simone vincitore del terzo premio di categoria. Dopo qualche attimo arriva anche Antonio Magnacca che riesce a strappare agli avversari il secondo premio tra i suoi coetanei.
Seguono quindi Italo Pannunzio, Giovanni Labbate, Angela Marcovecchio, Maria Lorena Iaciancio ed infine Agostino Labbate.
Abbiamo quindi contattato, come di consueto, il presidente Giovanni Labbate per chiedergli di commentare anche questa volta l’evento: “Innanzitutto voglio rivolgere delle congratulazioni particolari alle due atlete del gruppo che hanno partecipato alla competizione donando anche sé stesse; altri sentiti complimenti vanno ai due vecchietti del gruppo che hanno dimostrato, come sempre, che hanno portato alto il valore dell’Asd Agnone anche nella città capitolina. Correre a San Pietro, ripercorrere quei vicoli di Roma, è sempre spettacolare; dà sempre sensazioni uniche. Abbiamo assistito poi alla benedizione del Pontefice e anche questo ha fatto un certo effetto. È stata una giornata sociale oltre che sportiva infatti abbiamo già pensato, per il prossimo anno, di coinvolgere quante più persone possibili affinché in molti possano partecipare sia alla gara non competitiva ma soprattutto godere di un’atmosfera che altrove non è percepibile.”