A Campobasso la sfilata di moda «The Dream» dopo la traversata nel deserto, la prigionia in Libia e il viaggio in mare
Era partito dal Senegal a piedi. Arrivato in Libia era stato catturato e fatto prigioniero dalle autorità libiche. Poi il ritorno alla libertà e nuovamente il rischio di perderla: per questo era fuggito in mare, su un barcone, fino a Lampedusa nel 2017. La storia di Ibrah Kande poteva finire come per molti in fondo al mare. Invece ieri, 5 settembre, a Campobasso, dove vive dopo quel viaggio della speranza, ha realizzato il sogno di andare in passerella con la prima collezione firmata da lui e dal titolo «The Dream». Ibrah ha dimostrato subito di voler realizzare il suo sogno in Italia: ha imparato velocemente la lingua, ha ottenuto il diploma di terza media e si è iscritto al liceo artistico Manzù.
Ibrah è arrivato tramite una rotta illegale, ma a 19 anni, con il suo entusiasmo, ha mobilitato una comunità intera per realizzare il progetto che inseguiva: aspiranti modelle, videomaker, fotografi, volontari-tecnici del suono e della luce, truccatrici, parrucchieri e tanti altri ancora. Oggi Ibrah cura ogni singolo passaggio per realizzare un abito: disegna i bozzetti, crea i cartamodelli, taglia le stoffe, cuce a mano e a macchina, sa fare le rifiniture e ha un occhio molto critico. Nelle sue creazioni fonde la sua cultura, i colori africani e le sue stoffe allo stile del Paese che lo ha accolto, colori un po' più freddi e stoffe un po' più calde.