Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Trasporti- FAISA CISAL MOLISE: Fermate pericolose imposte agli autisti e multe

Condividi su:

 Come si è solito dire, tanto tuonò che piovve. La Faisa ha organizzato anche un convegno sui rischi connessi alla professione di autista di un mezzo pubblico e, come esempio, è stato mostrato proprio un video, fra gli altri, del servizio pubblico di trasporto che si svolge sul famigerato BV di Trivento.

 Ci sono stati interventi inopportuni e prese di posizioni dispotiche tese ad imporre agli autisti una continua violazione di una norma di sicurezza ed, invece, è stata elevata la sanzione amministrativa nei confronti di un autista “beccato” a compiere la fermata vietata dal buon senso e dal C.d.S., che si tratti d’ignoranza, d’incoscienza o di avventatezza è un esercizio che lasciamo all’opinione pubblica. Le lezioni che si possono trarre da tale vicenda sarebbero un esercizio utile se si fosse dotati buon senso, che evidentemente è deficitario in molte realtà, specialmente nel Trasporto Pubblico Regionale. Qualsiasi Ente, attento al benessere della comunità, avrebbe dovuto prendere atto, a seguito delle continue segnalazioni, di una situazione illecita e pericolosa e provvedere di conseguenza (immaginare interventi preventivi è, per il momento, pura follia, è più semplice il lasciar correre). Questo modo di agire è tipico dell’attuale amministrazione regionale, non è in grado di governare il settore, però subisce gli effetti perversi di una anacronistica gestione, citiamo solo alcuni esempi. Possiamo fare l’esempio del doppio lotto di gara. 

Pur essendoci già una manifestazione d’interessi per il bando di gara del TPL, con la risposta di importanti società nazionali ed internazioni, dotati di ampio competenza e capacità, si è scelto di rifare il bando ed assegnare l’incarico oneroso ad una società ad hoc, la quale ha prodotto uno studio in favore del doppio lotto di gara, invece del lotto unico. Il risultato dello studio è antitetico ad altre realtà anche ben più corpose ed anche paragonabili al territorio molisano. Viste le ridotte dimensioni del bacino molisano, il risultato si è dimostrato irragionevole, ma l’amministrazione regionale ha proseguito per la sua strada. Eppure, le critiche allo studio concernevano anche altri aspetti, fino al macroscopico errore nel calcolo, per non citare anche la scontata risposta dell’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti), parere n.12/2019 (la Regione, avendo indicato che lo studio in questione aveva evidenziato una maggiore economicità se si fosse fatto il doppio lotto, ha chiesto all’ART se andasse bene il doppio lotto di gara, in pratica ha sollecitato una risposta che non poteva essere diversa). 

Riportiamo anche lo scandalo delle copiose risorse alle quattro maggiori aziende per un contratto di secondo livello destinato ai dipendenti (dal 2011) del valore del 44% della retribuzione nazionale. E’ incredibile, ma tali risorse non sono mai confluite in un accordo di secondo livello con le aziende in questione e nemmeno, in tutto questo tempo, è stato modificato il contratto con le aziende, contratto stipulato sulla base di un fatto inesistente. Ed un breve cenno lo merita anche la vergogna delle spese legali riconosciute alla aziende. Non ci risultano trattenute della Regione per le spese legali sostenute dalle aziende, eppure, per non citare la solita azienda, siamo alla 5° sentenza per attività antisindacale, chi credete abbia pagato la condanna alle spese? La questione è paradossale, in quanto le aziende, considerato che la Regione paga a piè di lista, non hanno nessun interesse ad accordi o conciliazioni, anche con vertenze nei confronti della stessa Regione. C’è un’ampia disparità di condizioni fra Aziende, Regione ed OO.SS..

Condividi su:

Seguici su Facebook