E’ un riflesso, quello che emerge dalla replica del Sindaco di Castiglione Messer Marino: il riflesso di “chiusura” in sé stessi e nel proprio isolamento e, di converso, di “esclusione” di chiunque rischi di rompere i precari equilibri su cui si cerca di tenere imbrigliata la comunità locale.
Non è questione di poco conto: è il grande limite culturale di una classe politica che ha deciso (più o meno consapevolmente, come ho già avuto modo di scrivere) di assumere come orizzonte del proprio impegno politico la gestione dell’esistente, con l’implicita convinzione che si tratti di un territorio destinato a morte naturale.
Ma come si fa a non capire che in un paese (e in un territorio) in progressivo abbandono è a dir poco essenziale utilizzare tutte le risorse disponibili (umane, economiche, ambientali) per far si che si possa tentare di invertire una tendenza a dir poco disastrosa sul piano sociale, sanitario-assistenziale, idrogeologico (e chi più ne ha più ne metta)?
Non si comprende come, invece di riferire sulle iniziative intraprese (o che intende intraprendere) affinchè nel più breve tempo possibile venga realizzato a Castiglione un depuratore (non importa se dalla SASI, dall’ISI o da chi altri), condividendo l’opinione (credo di elementare buon senso) che nel 2012 sia semplicemente assurdo che Castiglione non abbia un depuratore, sposti la questione sul piano personale e se la prenda con chi cerca di creare le condizioni di dibattito pubblico su temi di interesse generale, lasciando trasparire “fastidio” per la discussione e il confronto politico (a costo di sembrare davvero il Pinocchio di Collodi, che si scaglia contro il Grillo Parlante perché non vuole sentire ragioni).
Non si comprende come, a fronte della proposta trasmessa formalmente al Sindaco (con posta elettronica certificata, certamente, stando comodamente seduto a casa, come dovrebbe poter fare qualsiasi cittadino di questa Repubblica!) di modificare lo Statuto comunale per consentire la praticabilità dei Referendum comunali (oggi tecnicamente impossibili perchè servono 800 firme, più della metà dei partecipanti al voto alle elezioni) non ci sia stato ad oggi nemmeno un cenno di risposta.
Non si comprende come a fronte della proposta (trasmessa anche questa formalmente al Sindaco) di istituire a Castiglione Messer Marino l’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati (cioè di stabilire l’obbligo che gli amministratori comunali debbano rendere pubblici i loro patrimoni e i loro redditi come garanzia di trasparenza e di buona amministrazione), anche in ragione dell’assenza di una minoranza in Consiglio comunale che eserciti la doverosa azione di controllo, si replichi comunicando qual è l’indennità di carica del Sindaco, prendendo in giro l’intelligenza di suoi concittadini.
Caro Sindaco, da una parte si avanzano proposte su come regolare al meglio la convivenza civile, sugli obiettivi (e le azioni) necessarie per migliorare la qualità della vita, nel rispetto dell’ambiente per le generazioni future.
E tu che fai?
Rispondi che per “se davvero si vuole fare politica attiva”, si deve “tornare in paese, candidarsi, prendere voti”, piuttosto che poter discutere, proporre, dibattere, essere coinvolti, da qualunque posto ci si trovi ed in qualunque modo, utilizzando gli strumenti che la tecnologia mette oggi a disposizione?
Spero che ti abbiano letto (e che ti leggano) non solo i nostri concittadini, ma chiunque da quel paese e da quel territorio è andato via per necessità (non certo per scelta, nella maggior parte dei casi), in altre città italiane o all’estero, perché capiscano (ma forse lo hanno capito fin troppo bene!) la ragioni di fondo, profondamente culturali, per le quali in quel paese (e in quel territorio) è difficile (se non è impossibile) parlare di futuro.
Davvero, Emilio, la tua risposta è stata proprio scadente e fuori misura; e a questo punto penso, aimè, che sia la misura definitiva della tua cifra politica.
Aimè, purtroppo per Castiglione Messer Marino (e non solo) le questioni restano tutte sul tappeto.
Buon lavoro!
Fabio Mucilli Progetto per Castiglione Messer Marino
P.S Per rispondere nel merito alle improbabili questioni poste dall’attuale Sindaco, colgo l’occasione di dare atto all’allora Sindaco Mastrangelo che nel 2006 ebbe la sensibilità di contattarmi e di propormi un incarico di consulenza, della durata di un anno, perché mi occupassi delle attività di programmazione del Comune: venne stabilito l’importo di 5.000 euro complessivi (stanziato sui bilanci degli anni successivi!), che non mi sono stati liquidati perché per impegni sopraggiunti di lavoro (forse la comoda poltrona di cui parla il Sindaco Di Lizia) non ho potuto corrispondere a tale incarico nel modo e con la dedizione che avrei voluto. In ogni caso gli atti sono pubblici e consultabili (Deliberazione della Giunta Comunale n. 99 del 28 giugno 2006): quindi, perché lanciare allusioni senza fondamento?
Inoltre, solo per conoscenza, faccio presente che il Comune di San Severo ha il depuratore, come la maggior parte dei comuni italiani, dagli anni settanta del secolo scorso e che in due dei comuni dell’Appennino Dauno presso i quali ho diretto il Settore Tecnico mi sono pregiato condurre a collaudo e affidare in gestione all’Acquedotto Pugliese S.p.A. due tra i depuratori più efficienti della Provincia di Foggia.