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Acque luride, ratti e serpenti. I residenti di via Monsignor Pascucci dichiarano 'guerra' al Comune

Chiesta la canalizzazione di un canale

redazione
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AGNONE. Acque luride, schiumose e maleodoranti che nel periodo di piena provengono dalla fogna di via Gualterio. Ed ancora: deplorevole impatto ambientale, cattivi odori ed un’ottima nicchia ecologica per la sopravvivenza e lo sviluppo di ogni tipo di insetti, roditori e anche rettili. In estrema sintesi una fogna a cielo aperto o giù di li.  E’ quanto riportato nella relazione firmata dal direttore del Dipartimento di prevenzione della zona territoriale montana di Agnone, Vincenzo Giovanelli e inviata al sindaco di Agnone, Michele Carosella.
Il tutto su segnalazione dei residenti di via Monsignor Pascucci ad Agnone che da anni lamentano l’esistenza di un canale-vallone che scorre a pochi metri dalle abitazioni. Per questa ragione, supportati dalla relazione dei funzionari dell’ufficio prevenzione e igiene, chiedono con forza la canalizzazione delle acque anche in base alla normativa vigente in materia (D.L.vo n.152 del 03.04.2006). Inoltre, gli stessi abitanti, denunciano che nei pressi del canale esiste uno “stato di sporcizia inammissibile per un paese che osa definirsi civile".
Ad essere investiti del problema anche la Forestale e la procura della Repubblica di Isernia. Nel frattempo dall’ufficio tecnico del Comune altomolisano ammettono di essere a conoscenza della problematica e che tutto potrebbe risolversi con un investimento stimato intorno alle 20mila euro. Ma le casse comunali languono, così sia l’amministrazione De Vita, che quella Carosella, non hanno fornito alcun tipo di risposta alle esigenze dei cittadini, i quali continuano ad essere bersagliati dalle imposte comunali. Così se l'amministrazione non risponde, i residenti di via Monsignor Pascucci promettono di continuare la propria battaglia in ogni sede. Chi la spunterà? 

 

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