Presenti stamattina all'udienza Papale i componenti del direttivo della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi di Italia del Molise e dell'Abruzzo. Per il Molise era presente il dott Gabriele Amicarelli priore della storica Congregazione agnonese Dei Morti della Chiesa di Santa Croce, per l'Abruzzo i priori delle confraternite di Lanciano, Vasto e San Vito Chietino.

Una realtà capillare, quella delle confraternite, nella Penisola: sono circa 3.200 quelle iscritte alla Confederazione, che in totale conta 2 milioni di membri, cui bisogna aggiungere familiari e amici che si uniscono alle diverse attività. Ma ci sono anche oltre tremila confraternite non iscritte. Il loro operato richiama “quanto dice il Concilio Vaticano II, a proposito della natura e della missione dei laici nella Chiesa”, afferma il Papa, ossia l’essere “chiamati da Dio a contribuire, quasi dall’interno a modo di fermento, alla santificazione del mondo”. È quanto accade nella pietà popolare, “una potente forza di annuncio, che ha molto da dare agli uomini e alle donne del nostro tempo” aggiunge Francesco, richiamando l’Evangelii nuntiandi di Paolo VI, “che ha chiarito bene il posto della pietà popolare nella vita della Chiesa, e descrivendola come “una carta apostolica profetica, che aiuta, che va avanti”. Quindi il Pontefice incoraggia le confraternite “a coltivare con impegno creativo e dinamico” la vita associativa e la presenza caritativa”.