Nelle giornate del 2 e 3 febbraio si è svolto a Pescara il secondo congresso regionale della CGIL Abruzzo – Molise. La due giorni ha visto la presenza della Segretaria Nazionale della CGIL Tania Scacchetti che ha fornito un profondo contributo al già ricco dibattito congressuale. Molti i temi trattati dopo l’ampia relazione del Segretario uscente Carmine Ranieri. Lo slogan del Congresso della CGIL “Il lavoro crea futuro” ha naturalmente dato l’input alla discussione e nei tanti interventi è stata evidenziata la condizione lavorativa precaria in tempo di crisi generalizzata e si sono sottolineati i limiti dell’idea di rilancio di una desueta idea capitalista che ha caratterizzato troppi governi di diverso colore politico nel corso degli ultimi decenni. Un’idea sbagliata che afferma la convinzione che solo l’impresa e gli aiuti alle imprese possono determinare condizioni di ripresa e di benessere diffuso. Esattamente il contrario di quanto riportato all’interno dei documenti congressuali della CGIL che contengono chiara l’affermazione del lavoro - lavoro sicuro e lavoro dignitoso - come elemento centrale per costruire coesione sociale e modelli di società necessariamente diversi.
Rispettando l’intento di far vivere il Congresso in un ambito vasto di discussione è stato dato ampio spazio al confronto con tantissime realtà associative, politiche, istituzionali e partenariali che hanno arricchito il dibattito del sindacato che aveva attraversato già centinaia di luoghi di lavoro del territorio abruzzese e molisano. Da tutti gli interventi congressuali è emersa la preoccupazione per l’escalation del conflitto nel cuore dell’Europa e, nel documento politico conclusivo, è stata richiamata la necessità di un impegno - non solo del sindacato italiano ma anche di quello europeo – teso a promuovere una conferenza di tutte le associazioni sindacali e istituzioni democratiche europee con l’obiettivo di lanciare una mobilitazione diffusa con lo slogan : “fermare la guerra, salvare l’umanità dalle barbarie”.
Forte risalto è stato dato al tema del disegno di legge Calderoli che rilancia l’idea di autonomia differenziata. Una proposta che, proprio in questi giorni, è stata approvata in consiglio dei ministri e che nelle prossime settimane ci riguarderà da vicino proprio perché la discussione interesserà la conferenza Stato – Regioni nella quale saranno presenti anche le istanze istituzionali territoriali.
Una proposta che, secondo la CGIL, va ostacolata con ogni mezzo, perché spacca il paese ed è un attacco all’esercizio dei diritti fondamentali, a partire da sanità e istruzione, da contrastare in tutti i modi innalzando il livello del conflitto. In caso contrario si realizzerebbe l’antico sogno di “secessione dei ricchi” e di aumento del già drammatico divario tra Nord e Sud del Paese che la Lega Nord ha provato a riproporre in diverse stagioni che hanno caratterizzato la presenza della forza leghista all’interno di vari Governi.
È stata prestata particolare attenzione anche alla programmazione sinergica delle politiche di sviluppo in ambito turistico e industriale. Uno sviluppo che deve sicuramente tener conto delle congiunture della crisi energetica e della transizione ecologica che deve essere governata:
- con accordi sindacali condivisi e con proposte di politiche attive e passive del lavoro, che accompagnino processi di trasformazione e qualificazione del lavoro stesso per non creare traumi occupazionali che già attanagliano numerose aziende investite da vecchie e nuove crisi industriali;
- con protocolli che determinino un’accelerazione verso la produzione di energie rinnovabili anche attraverso impianti eolici offshore a prescindere da chi, in questo momento, stia avanzando le proposte anche nei tratti di costa abruzzese e molisana;
La CGIL è convinta che lo stop ai combustibili fossili può arrivare soltanto attraverso progetti di energie alternative che consentano alle persone e alle imprese di poter utilizzare energia a basso costo e continuerà a seguire, confrontandosi con forze politiche, sociali e ambientaliste, anche i progetti in essere che interessano il territorio di Termoli e di Ortona.
Oltre alle critiche avanzate dal segretario regionale Abruzzo e Molise Carmine Ranieri molti dirigenti e delegati hanno evidenziato la difficoltà di relazionarsi con il Governatore Regionale molisano a causa dell’impostazione di un metodo di chiusura denunciato spesso anche da tutte le forze sindacali e partenariali che hanno riportato la circostanza dell’interpretazione data dal presidente Toma su un confronto che in questi anni è stato solo formale ma di poca sostanza. La due giorni abruzzese ha visto intervenire anche una moltitudine di Segretari e delegati della nostra Regione e un’ampia rappresentanza molisana è stata designata nell’assemblea generale della CGIL Abruzzo – Molise che nella tarda serata del 3 febbraio ha confermato con plebiscito quasi unanime Carmine Ranieri alla guida del sindacato per il prossimo quadriennio. Al Segretario, che nella prossima settimana avanzerà la proposta della nuova Segreteria, e all’intero gruppo dirigente giungano gli auguri di buon lavoro da parte di tutte le lavoratrici, i lavoratori e le pensionate e pensionati della CGIL del Molise.
Campobasso 4 febbraio 2023
Il Segretario della CGIL MOLISE Paolo De Socio