Vincenzo Niro si è dimesso da assessore regionale. Una decisione che era nell'aria e che Niro ha formalizzato questo pomeriggio, 6 marzo, dopo un colloquio con il presidente Donato Toma, alla vigilia della seduta di Consiglio nella quale sarebbe dovuto rientrare come consigliere surrogato, al suo posto, l'esponente dei Popolari per l'Italia Antonio Tedeschi.
Niro lascia le deleghe a lavori pubblici, viabilità e infrastrutture e torna a fare il consigliere, mentre si chiude per Tedeschi la possibilità di entrare nell'aula di Palazzo D'Aimmo, nonostante la pronuncia della Cassazione, che accogliendo il suo ricorso ha sancito che l'istituto della surroga non poteva essere abolito a legislatura in corso.
Le dimissioni di Niro, sarebbero funzionali a consentire a Toma di avere i numeri in aula per l'approvazione degli ultimi provvedimenti prima della scadenza del mandato, a partire dagli atti di bilancio. Un equilibrio già traballante, che la presenza di Antonio Tedeschi, da tempo lontano politicamente da Donato Toma, avrebbe messo ancor di più in discussione.
Cosi ha commentato le dimissioni dell'Assessore Niro, Antonio Tedeschi : I molisani dovrebbero interrogarsi sul perchè sono stato cacciato una prima volta in maniera illegittima e adesso attraverso un artefizio si sono preoccupati di trovare l'escamotage per non farmi rientrare. Avevo gia' rilasciato dichiarazioni sulla mia decisione di non rientrare in consiglio regionale per poche settimane. Ma la volontà di questa giunta e' quella di allontanare chi più si impegna politicamente nel bene del popolo molisano. Il mio rammarico e' solo quello di avermi impedito di proseguire nella riconquista dei diritti, come il diritto alla sanità , ero a due passi dalla stipula definitiva di un accordo di confine con la regione Campania che avrebbe restituito al Molise l'ospedale SS Rosario di Venafro, ma come scritto sulla sentenza della cassazione,con l'abrogazione della surroga nel corso della legislatura, e' stata violata la sovranità appartenente al popolo. E conclude "Bisogna restituire ai molisani la fiducia nella politica, e i politici non sono tutti uguali, l'ostinazione che hanno usato e stanno perseguendo nel volermi cacciare, dimostra che in certa politica chi si comporta onestamente e non piega la schiena, viene messo fuori gioco, c'e' necessità di restituire alla politica la dignità che e' venuta a mancare per riconquistare la fiducia dei molisani"
Non ci sono notizie, invece, circa le dimissioni da assessore di Quintino Pallante, anche questa un'ipotesi avanzata nei giorni scorsi, che resterà componente della Giunta mentre al suo posto, come consigliere surrogato, domani dovrebbe entrare Filoteo Di Sandro, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, che da leader di partito, nonostante il contrasto per l'abolizione delle surroghe, non dovrebbe far mancare il suo supporto alla maggioranza di centrodestra.