A seguito dell'abbattimento dell'Abete bianco posto in una centralissima piazza di Agnone e utilizzato nel periodo delle feste nalizie come albero di Natale, l'ex Assessore Tonino Scampamorte del comune di Agnone, ricostruisce la storia. L'albero era stato già salvato da una morte sicura circa 15 anni fa, sradicato nei pressi della chiesa di Sant'Antonillo e piantumato in piazza Unità d'Italia. Era un bellissimo esemplare di abete bianco, specie rara e protetta.Di seguito la nota inviata dall'ex assessore:
"L'abete abbattuto all'ingresso di piazza Unità d’Italia fu prelevato circa 15 anni fa nei pressi della Chiesa di Sant'Antonillo dove andava rimosso per fare spazio ai lavori di ampliamento della pavimentazione adiacente la Chiesa stessa. Con tale operazione, oltre a salvare una pianta, si pose fine alla antica e brutta consuetudine di prelevare ogni anno, in occasione delle festività natalizie, un abete dal bosco Montecastelbarone, scelto fra i più ben conformati, da adibire ad albero di Natale, privando tale sito degli esemplari più maestosi.
L'abete di Sant'Antonillo fu prelevato e posizionato nell'attuale piazza Unità d'Italia con tutto l'apparato radicale e fu ancorato con appositi cavi ai palazzi adiacenti, come avveniva per ragioni di sicurezza. Oggi dopo circa 15 anni di onorato servizio,dopo aver salvato altrettanti suoi esemplari, l'abete è stato abbattuto in forza di una perizia che ne ha stabilito la pericolosità .
Sinceramente, dopo aver speso la mia vita personale e professionale a contatto con la natura, non posso che rivolgere un plauso a chi - in assenza di qualsivoglia avvisaglia- abbia incaricato un professionista per far decretare la necessità del taglio di una pianta che non mostrava alcuna problematica.
La cima era verde, la corteccia presente, e a terra non vi era quel classico tappeto di aghi come accade - ad esempio-per gli alberi di natale quando in casa mostrano sofferenza.
Insomma, chi ha incaricato il tecnico, ha avuto occhio clinico e un "presagio " senza pari come se sapesse di trovare ciò che effettivamente stava cercando:una domanda per la quale già si sapeva la risposta!
Stessa sorte, inoltre, che è toccata anche alla pianta posta nell'adiacente villetta o, meglio, nell'adiacente spazio di cemento. Un taglio, questo, invocato da anni e anni da qualcuno e per ragioni che nulla hanno a che fare con la sicurezza e la pericolosità .
A questo punto, mi viene spontanea una domanda: in Città ci sono altre piante che necessitano di una verifica del loro stato di salute: è stata prevista una perizia anche per loro o non essendo "note" passano in secondo piano?
I quattro cipressi all'interno del vecchio cimitero,la cui pericolosità -a quanto pare - è stata segnalata più volte anche dal gestore, saranno finalmente tagliati o essendo posti in una location di certo poco adatta per le foto di ricordo, si passerà oltre?
Oggi che ci si riempie la bocca di ambientalismo ed ecologia assistiamo a tagli di alberi perché "giungono numerose istanze da parte dei cittadini che chiedono, anche insistentemente, l'abbattimento degli abeti …". Mentre a Montecastelbarone ci si è legati per protestare contro il taglio di una pianta destinata ad abbellire piazza San Pietro, in Agnone -il massimo rappresentante cittadino con il suo fido consigliere -si è messo in posa mentre alle sue spalle si dava il via alle operazioni.
Se questo è l'inizio della campagna elettorale, se la propaganda personale prende il via in questo modo, non oso immaginare quali altre scempiaggini, da ora a tre mesi, potranno essere compiute."