«Un appuntamento annuale che impegna la nostra associazione – dichiara il presidente Confcommercio Molise Angelo Angiolilli - contro ogni forma di illegalità per promuovere e rafforzare la cultura della legalità che è un prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo anche nella nostra regione. I fenomeni illegali come la contraffazione, l’abusivismo, la pirateria, le estorsioni, l’usura, le infiltrazioni della criminalità organizzata (furti, rapine, taccheggio, corruzione), alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti»
«Fenomeni che impattano pesantemente sul nostro sistema economico-sociale – afferma il direttore regionale Irene Tartaglia – che fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata».
Sono 31mila imprese del commercio e dei pubblici esercizi ad elevato rischio usura ad oggi. L’illegalità costa alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 33,6 miliardi di euro e mette a rischio 268mila posti di lavoro. La perdita annua in termini di fatturato e di valore aggiunto è pari all’8,9%. In dettaglio, l'abusivismo commerciale costa 9,1 miliardi di euro, l'abusivismo nella ristorazione pesa per 5,4 miliardi, la contraffazione per 4,4 miliardi, il taccheggio per 4,8 miliardi. Gli altri costi della criminalità (ferimenti, assicurazioni, spese difensive) ammontano a 6,4 miliardi e i costi per la cyber criminalità 3,5 miliardi.
«Nell’indagine condotta dall’Ufficio Studi nazionale, realizzata in collaborazione con Format Research – conclude il presidente Angeo Angiolilli - il 18,5% delle imprese del Sud hanno dichiarato che la qualità della vita è peggiorata nel corso dell’ultimo biennio (valore superiore alla media nazionale pari al 17,8%). I fattori che più di altri contribuiscono al peggioramento sono la diminuzione del reddito medio dei residenti, la riduzione della sicurezza personale, l’impoverimento dell’offerta formativa, un dato su cui anche il Molise deve riflettere».
INDAGINE CONFCOMMERCIO SU USURA E FENOMENI ILLEGALI
Sintesi dei principali risultati
- Un’impresa su dieci del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2022.
- L’usura è il fenomeno illegale percepito in maggior aumento dagli imprenditori del terziario di mercato (per il 25,9%). Il trend è più marcato al Sud e nel commercio al dettaglio non alimentare dove l’usura è indicata in aumento da oltre il 30% delle imprese.
- Più di un imprenditore su cinque ha sentito parlare di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività e, in particolare, il 10,3% ne ha conoscenza diretta. Il “sentito dire” è decisamente più elevato al Sud (31,1%).
- Il 16,5% degli imprenditori teme fortemente il rischio di esposizione a usura e racket. Una preoccupazione che è più accentuata al Sud (18,1%).
- Di fronte all’usura e al racket il 59,4% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe denunciare, il 30,1% dichiara che non saprebbe cosa fare, il 5,3% pensa di non poter far nulla.
- Oltre sei imprese su dieci si sentono penalizzate dall’abusivismo e dalla contraffazione soprattutto per via della concorrenza sleale e della riduzione del fatturato. Il dato è più elevato al Sud (68,9%) e al Nord Ovest (68,3%).
L’IMPEGNO DI CONFCOMMERCIO
Un contesto sicuro per le imprese si crea con la piena collaborazione con le forze dell’ordine, le istituzioni e tutte le parti interessate. Un impegno che coinvolge l’intero sistema confederale per tutelare i territori e le specificità dei diversi settori rappresentati.
L’attività di Confcommercio per il contrasto alla criminalità si articola su due filoni paralleli ma strettamente collegati fra di loro: la sicurezza, intesa come iniziative per la tutela delle imprese e degli imprenditori rispetto alle attività criminali e violente, e la diffusione della cultura della legalità e dei valori del vivere civile.
In questo senso Confcommercio sostiene alcune iniziative come il "Premio Giorgio Ambrosoli" e il "Premio Libero Grassi". E nel 2016 ha lanciato il Progetto nazionale di educazione all'acquisto legale e responsabile “Fermiamo la contraffazione", che utilizza la rappresentazione teatrale per sensibilizzare i consumatori e soprattutto le giovani generazioni, attraverso il coinvolgimento delle scuole.
La Confederazione è sponsor e sostenitore di Trame, festival dei libri sulle mafie di Lamezia Terme, e ha prodotto la web serie “Il Titolare”. Una legal series che, in quattro episodi di pochi minuti su rapine, estorsioni, contraffazione e corruzione, affronta in modo ironico i temi della criminalità e della difficoltà di fare impresa.
Confcommercio partecipa attivamente alle celebrazioni del 21 marzo, Giornata delle vittime della mafia, istituita per legge e organizzata da Libera, e sostiene la Fondazione Falcone per la realizzazione della manifestazione del 23 maggio in commemorazione della strage di Capaci.
La Confederazione ha sottoscritto e rinnovato con il Ministero dell’Interno il Protocollo quadro per la legalità e la sicurezza delle imprese e il Protocollo video allarme antirapina, realizzando anche un format sperimentale di workshop destinato agli imprenditori per la prevenzione e la gestione, anche emotiva, di eventi traumatici quali le rapine e avvalendosi a questo proposito anche di un apposito vademecum.
Un Protocollo di Intesa è stato sottoscritto da Confcommercio anche con l’Arma dei Carabinieri per la reciproca collaborazione nello sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza.
La Confederazione partecipa ai seguenti Comitati:
- Comitato di Solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura presso il Ministero dell'Interno;
- Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding (CNALCIS), organismo interministeriale con sede presso il Ministero dello Sviluppo Economico;
- Comitato tecnico permanente sulla criminalità predatoria presso il Ministero dell’Interno e Tavolo intersettoriale sui reati predatori (rapine, furti, etc.) dell'Ossif, l'Osservatorio dell'ABI per la sicurezza, nel cui ambito contribuisce alla realizzazione di un rapporto annuale;
- Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Nazionale "Legalità" 2014-2020.