Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Enogastronomia, l'Abete Bianco di Pescopennataro diventa 'amico' dello Slow Food

Condividi su:

PESCOPENNATARO. E’ ben noto che lo “Slow Food” (il cibarsi lento) è quella associazione (ormai quasi una istituzione) che a livello anche internazionale valorizza i prodotti locali e la conseguente cultura gastronomica, storica e tradizionale, caratterizzata da genuinità ed autenticità a chilometri zero, pure attraverso l’Università della Gastronomia ed organizzando annualmente il “Salone del Gusto” a Torino. Attualmente l’Alto Molise non ha alcun locale collegato alla rete nazionale dello “Slow Food”. Si è candidato il Parco Abete Bianco di Pescopennataro che già offre da tempo ai suoi ospiti prevalentemente prodotti locali o di propria fattura assieme al metodo del “cibarsi lento” e della “Slow Life” (vita lenta).

Il Parco Abete Bianco è diretto da Maria Marcovecchio giovane laureata in scienze politiche che, dopo alcuni anni di pur utile esperienza nella Pubblica Amministrazione, ha scelto di valorizzare e qualificare meglio Pescopennataro e l’Alto Molise con una struttura ricettiva assai originale, immersa nella più vasta ed antica abetaia dell’Appennino, offrendo numerosi servizi, soprattutto naturalistici (persino l’angolo del relax spirituale e dell’ascesi). Inoltre, con grande entusiasmo e particolare passione, la dottoressa Marcovecchio sta conducendo ricerche storiche sulla gastronomia locale, utilizzando ricette che affondano nei secoli, come i “Mostazzoli di Re Manfredi lo Svevo” rintracciati nell’antico trattato “Miniatus Dulciario” di frate Nicolaus da Anxanum (denominazione medievale della città di Lanciano) che indica proprio nella vicina Agnone il luogo di nascita nel 1225 dei “mostaccioli” come uno dei più classici dolci natalizi, assieme alle prelibate “ostie” inventate dalle coeve monache Clarisse, con convento in zona Ripa del capoluogo altomolisano.

Intanto, il prof. Carlo Miscischia, eno-gastronomo, consulente di alcuni Istituti Alberghieri, ha intenzione di rilanciare la “Condotta” dello Slow Food di Agnone, già da lui stesso fondata nel 1992 con grande successo di adesioni e di iniziative. Probabilmente, nelle prime settimane del nuovo anno 2013, tale “Condotta” (cioè un preciso territorio omogeneo in ambito gastronomico facente parte del network nazionale) verrà estesa alla zona di Trivento.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook