Interviene il comitato civico “Il Cittadino c'è” su un episodio accaduto presso l' ospedale Caracciolo di Agnone riguardante un paziente 50enne trasferito d'urgenza presso l' ospedale Cardarelli di Campobasso.
Tale evento ha riacceso un dibattito, mai spento in via definitiva, sul progressivo taglio ai servizi operato ai danni di un ospedale, il San Francesco Caracciolo di Agnone, un tempo fiore all'occhiello della sanità molisana. Il comitato Il Cittadino c'e' che da anni lotta per la salvaguardia del presidio sanitario altomolisano, nella nota ribadisce la necessità sul territorio di un ospedale di area disagiata come da DM 70/2015, mai completamente applicato, e il rafforzamento della rete di emergenza- urgenza delle patologie tempo dipendenti.
Il sindaco Daniele Saia, in una recente intervista si mostra ottimista rispetto ad un possibile rilancio del Caracciolo, annuncia l'arrivo entro l'anno 2023 di strumentazione di alta tecnologia come una Tac di ultima generazione, un mammografo, un ecografo e l'attivazione di nuovi servizi e annuncia" Il Caracciolo diventerà centro di riferimento regionale in pneumologia»
Ma ecco quanto dichiarato dal comitato civico:
"ln merito al trasferimento di un paziente di 50 anni presso il Cardarelli di Campobasso è doveroso fare alcune riflessioni in merito all'accaduto:
il malato, giunto in pronto soccorso, visitato dal medico in servizio è stato portato nell'ospedale , sede di DEA dove sono presenti sia il servizio di emodinamica che quello vascolare.
Il medico con i pochi mezzi presenti ha fatto il massimo per il malato, in primis non ha né sottovalutato le sue condizioni, né perso tempo per una diagnosi impossibile da realizzare in loco, non avendo a disposizione una TAC.
Inoltre il servizio di emergenza urgenza 118/112 serve a garantire il soccorso territoriale in emergenza, e, la sua mission è portare il malato grave nella struttura più idonea al suo bisogno di cure.
...che non sempre è la più vicina!
Quanto scritto sopra ci porta a fare alcune riflessioni in vista del prossimo piano operativo sanitario.
È importante ribadire la necessità, per tutti i territori Molisani, di un modello organizzativo sanitario al cui centro ci siano i bisogni di salute dei cittadini, facilitando l'accesso alle cure e ai servizi in tutti i territori.
Chiediamo alla Politica e alla Struttura Commissariale, di intervenire implementando la rete dell'emergenza tempo dipendente.
Di assicurare l'assistenza pediatrica nel territorio con la nomina del sostituto del dott. Cutrone, Pediatra di libera scelta, da poco andato in pensione.
Fornire il Caracciolo, della Tac strumento importante di diagnosi, e di un laboratorio analisi h24.
Come Comitato civico del territorio Alto Molisano, ribadiamo la centralità dell'Ospedale di Area Particolarmente Disagiata S. Francesco Caracciolo, che ha motivo di esistere in una rete di servizi territoriali ed ospedalieri regionali, fatta di interscambi e di supporto.
Rappresentiamo uno spaccato delle aree interne italiane con tutte le problematiche inerenti lo spopolamento, la carenza di servizi, i disagi nei collegamenti,
ecc..
Riteniamo inadeguato il futuro che aspetta le aree interne, vista anche la carenza dei medici di base. È assurdo pensare ad una futura offerta sanitaria, rappresentata da un pò di telemedicina, quando applicabile, dalle farmacie rurali e dall'infermiere di famiglia/comunità.
Ribadiamo con forza a tutti che: non è negoziabile lo status di Area Particolarmente Disagiata nella prossima e nelle future programmazioni sanitarie.
Nel Molise siamo 270.000 abitanti, ma non siamo un quartiere di Roma! Siamo un territorio di 4438 kmq, i cui cittadini pagano le tasse più alte, a fronte di servizi inesistenti.
Ciò che si chiede per tutto il territorio regionale è una distribuzione dei servizi adeguata, il rafforzamento della rete dell'emergenza urgenza con percorsi emergenziali chiari, e, la conservazione dei servizi esistenti con una migliore organizzazione in un'ottica di rete territoriale.
Chiediamo un agire che dia priorità e centralità alle persone, e, soprattutto, fate presto!"
Il comitato civico Il Cittadino c'è.