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Regionali: Andrea Greco (Movimento 5 Stelle) pronto alla "rivoluzione culturale"

Il 27enne agnonese, tramite altomolise.net, ufficializza la sua candidatura. "Urge svecchiare la classe politica locale" . La provocazione: "In alto Molise meno pannoloni e più pannolini"

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AGNONE.  Le prossime elezioni regionali non sono poi così lontane e in Alto Molise  si inizia a discutere di nomi. Tra tutte queste sigle e colori, però, proprio ad Agnone, sta passando in sordina una candidatura, quella del giovane Andrea Greco iscritto al Movimento Cinque Stelle.
Andrea ha soli 27 anni, una brillante carriera accademica alle spalle e nessun passato partitico alle spalle. Nell'intervista rilasciata ad altomolise.net, ecco cosa propone di fare. 

Partiamo dalle basi. Tu non hai mai avuto la tessera di un partito; ci sorge spontanea la domanda: come ti sei avvicinato al Movimento Cinque Stelle e perché?
“Resomi conto dello stato in cui l’Itala verte ho provato una serie di sentimenti come la rabbia e l’indignazione per ciò che la classe politica attuale stesse facendo alla nostra povera nazione; ho quindi scoperto il Movimento come unico modo per rimettere a posto le cose. Credo, infatti, che chiunque legga il programma del nostro Movimento possa trovarsi almeno in parte d’accordo.”

Un discorso molto chiaro, il tuo. Ma perché partire dalle regionali? Ti senti davvero così pronto?
“Innanzitutto devo dire che il fatto di essere così giovane mi sembra un dato positivo. Molti dicono che è necessario un cambio di persone, è necessario svecchiare ma nessuno lo fa. Credo che vedere un volto nuovo possa dare speranza, perché ce n’è. In secondo luogo devo dire che il fatto che sia giovane non implica che non sia all’altezza del compito che voglio assumermi. A tal proposito devo dire che ho completato i miei studi con una tesi in Storia delle dottrine politiche dunque mi è chiara la situazione politica Italiana. In ultimo, ma non per importanza, voglio sfatare questa leggenda: per il Movimento non esistono candidature di serie A o di serie B. Un’elezione in regione non conta di più di una in comune. Essendo una candidatura civica non c’è ‘salto’ bensì c’è soltanto un cittadino che lavora al servizio dei cittadini.”

Stiamo parlando, dunque, di un alleanza tra cittadini per i cittadini e con i cittadini. Non esiste alcun partito. A questo punto vorrei chiederti: come risponderesti alle accuse di populismo ed anti-politica mosse contro il Movimento?
“Questa è davvero una bella domanda. Per quanto riguarda il populismo dirò solo questo: se populismo vuol dire essere dalla parte del cittadino, allora, si, siamo populisti. Per quanto concerne le accuse di anti-politica vorrei porre io una domanda: cosa significa politica? Per chi non lo sapesse politica vuol dire prendersi cura della cosa pubblica e finora il Movimento ha dimostrato di prendersi cura degnamente della cosa pubblica. In Sicilia ci sono stati 15 eletti che (come previsto dal modulo che firmiamo prima di avere il via libera per la candidatura)non hanno fatto richiesta di rimborso elettorale e hanno creato un fondo con buona parte del loro stipendio: i portavoce hanno uno stipendio netto di 2.500,00 euro e la restante parte, che ammonta a circa 9.000,00 è stata messa a disposizione della regione. Parliamo di una cifra enorme che gli eletti hanno deciso di stanziare per le piccole e medie imprese in regione. Avete idea di che cosa vorrebbe dire se venisse preso questo piccolo grande accorgimento?”
Per anni l’alto Molise si è visto decurtare servizi di ogni sorta da una politica che ha favorito il basso Molise. Tu sei pronto a difendere la tua terra?
“Chiaramente io sono nato su questi monti e ci sono davvero affezionato tuttavia desidero ardentemente che questa definizione campanilistica di Alto e Basso Molise svanisca. Basta! Noi siamo il Molise. Naturalmente io, da agnonese, conosco maggiormente le esigenze del mio territorio e porterò le loro istanze, qualora fossero congruenti con le scelte del Movimento. È ovvio che io non discuta solo delle esigenze dell’alto Molise bensì mi occupi di tutta la regione. Ciò a cui il cittadino deve abituarsi è al concetto di democrazia diretta,  dato che la democrazia rappresentativa è un’idea ottocentesca.”

Nel programma nazionale alla voce trasporti troviamo la riqualificazione dell’intero sistema; quali sono le idee per questo settore in Molise?
“Perché noi abbiamo un sistema di trasporto pubblico? I trasporti molisani sono da no comment! Abbiamo una rete di trasporti che deve essere migliorata sotto tutti gli aspetti. Per risolvere questo problema sarebbe quindi necessario ricominciare da capo ascoltando l’utenza. Cosa né può sapere il dirigente della compagnia di trasporti del pendolarismo? O, ancora, cosa né sa un assessore o un consigliere in auto blu? È strettamente necessario parlare con i pendolari progettando un servizio che risponda alle esigenze dell’utenza, non a quelle delle compagnie pensate per guadagnare sovvenzioni regionali.”

Parliamo ora di Sanità. Il caso del San Francesco Caracciolo è uno degli argomenti che sta più a cuore all’elettore alto molisano. Cosa ci dici a riguardo?
“La struttura del Caracciolo era efficiente. Avevamo un reparto di chirurgia per il quale c’era gente disposta a viaggiare chilometri. Con il tempo, poi, la struttura ospedaliera è diventata un vero centro di occupazione politica. Attualmente il commissario Basso è visto come il cattivo ma non è così, sebbene abbia continuato a sovvenzionare strutture private anziché pubbliche, cosa che il Movimento contesta, naturalmente. Ha la freddezza di una calcolatrice ma il suo compito è pensare al bilancio. Se l’ospedale si trova con quei pochi posti non è colpa di Basso ma della classe politica che lo ha governato così come dei dirigenti. Per quanto riguarda la Sanità devo ripetere la stessa cosa di prima: bisogna calibrare il servizio all’utenza. Pensate che ciò che abbiamo ora sia Sanità? Vi sentite sicuri perché al Caracciolo ci sono le luci accese? Tutto questo vociare di ospedale mi fa sentire, da cittadino, come una vera e propria cavia da cabina elettorale dal momento che continuano a farci promesse che poi disattenderanno. Nei nostri territori ci sono più pannoloni che pannolini dunque dobbiamo prevedere il ritorno dei pannolini ma, per il momento, concentrarci nell’assistenza domiciliare ai pannoloni. Ciò che il movimento si propone di fare è innanzitutto la rimozione di dirigenti Asrem su base politica, creare una sanità pubblica ed efficiente che possa offrire anche un sistema online di cartelle cliniche ed esami; sulla scia di altre nazioni vorremmo avviare una campagna di prevenzione atta a creare una vita più sana che si tradurrebbe in un risparmio per la sanità;non meno importante creare un organo dirigente del quale facciano parte tecnici qualificati per la mansione.”

L’intero contesto è ovviamente complesso; negli ultimi anni ci sono stai problemi economici, spopolamento e quant’altro. Voi per liberarci di questa situazione che cosa proponete?
“Intendiamo fare un tipo diverso di politica; intendiamo mettere in moto una rivoluzione morale e culturale dal momento che si tratta di un comitato civico in politica; la politica una parola che vorremmo nobilitare nuovamente rendendola come una professione per appassionati e non per assetati di potere e denaro. Eliminando il grasso dalle aule del ‘potere’ questa gente che si è attaccata con le unghie e con i denti alle poltrone perderà il proprio interesse. Uno stipendio netto di 2500,00 euro e un massimo di due mandati (canoni necessari per entrare in politica con il Movimento) sono esempio pratico di ciò di cui il Molise e l’Italia hanno bisogno. Il nostro è un programma ricco di idee a breve e lungo termine che però non prevedono false promesse demagogiche. Sul sito del movimento c’è trasparenza. Noi non veniamo dalle scuole di partito in cui si impara a far promesse. Non siamo nemmeno politici. Siamo cittadini al servizio di cittadini.”

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