AGNONE. Frana la strada comunale che collega la ex Istonia 86 alla contrada “Guastra”, abitazioni isolate e centrale idroelettrica chiusa.
Un fronte franoso di oltre cinquanta metri spezza a metà la strada comunale “Colle Grande” che collega la ex statale 86 alle abitazioni in contrada “Guastra” ora raggiungibili solo dal versante di Capracotta. Chiusa anche la centrale idroelettrica che costeggia il fiume Verrino. Il fatto è accaduto nella notte tra lunedì e martedì scorso. Apocalittico lo scenario presentatosi agli occhi dei residenti della zona che hanno allertato i responsabili dell’ufficio tecnico del Comune di Agnone. Nelle prossime ore – confermano da palazzo Verdi - saranno interpellati i tecnici della Protezione Civile regionale. Nello stesso punto già nel 2005 un movimento franoso aveva costretto il Comune ad intervenire con opere di consolidamento. Da rimarcare come nel tratto coinvolto dalla frana (come dimostrano le foto) presente una grossa tubatura che alimenta la centrale idroelettrica e che rischia di essere spezzata se la frana dovesse continuare a scivolare a valle. Le previsioni meteo nei prossimi giorni non promettono nulla di buono. Al momento restano contrastanti le versioni che avrebbero innescato il movimento franoso. Infatti, se dall’ufficio tecnico del Comune di Agnone affermano che alla base del disastro ci sarebbe la fuoriuscita di acqua da una delle tubature che alimenta la centrale, causata dalla enorme pressione di questi giorni, i gestori della struttura replicano che la perdita sarebbe stata procurata in conseguenza alla frana. Insomma, da quanto appreso se non si troverà un punto d’incontro, si prospetta l’apertura di un contenzioso tra le parti. A rimetterci, come spesso accade in questi casi, solo i residenti e i proprietari delle due attività produttive (una falegnameria e un B&B) presenti nella zona. Da una prima stima fatta dai tecnici comunali per sanare la frana ci vorrebbe un investimento di oltre 200mila euro che preveda la realizzazione di opere di palificazione.