Botta e risposta tra la consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli e il presidente della Regione Francesco Roberti. La prima non ha lesinato critiche al governatore dopo la vittoria di Pino Puchetti alle Provinciali di Campobasso.
«L’esaltazione dell’elezione alla presidenza della Provincia di Campobasso del sindaco Puchetti – ha scritto il presidente Roberti – da parte della consigliera regionale Micaela Fanelli pone alcuni interrogativi.
In primis, la vittoria del sindaco di Larino, Pino Puchetti, è la vittoria della Fanelli?
I sindaci e gli amministratori comunali, che hanno votato Puchetti, sono tutti amministratori dichiaratamente a favore del partito pro-Fanelli, Romano e M5S?
Sarebbe opportuno, nonché lecito, chiedersi se la maggioranza che sostiene il sindaco Puchetti nell’amministrazione comunale di Larino, alcuni dei quali tesserati dei partiti di centrodestra, siano diventati tutto ad un tratto sostenitori del PD.
Le vittorie, dunque, si sa, hanno tanti padri. Ma credo che l’enfasi data da Micaela Fanelli abbia imbarazzato, e non poco, non solo, gli elettori del nuovo presidente della Provincia di Campobasso, ma anche lo stesso Puchetti, il quale, si è sempre dichiarato indipendente, cercando in tutti i modi di smarcarsi dalla esagitata figura della consigliera Fanelli.
Sulle Province, inoltre, occorrerebbe fare un passo indietro, ricordando alla consigliera Fanelli, di come il suo stesso partito, le avrebbe volute abolire, partorendo una riforma, che ha danneggiato l’ente, i territori e i cittadini, tagliando risorse e competenze fondamentali.
I sindaci e i consiglieri del Movimento 5 Stelle, tra l’altro, avevano perfino condannato la Riforma Delrio, al punto di non recarsi più alle urne in occasione delle elezioni Provinciali, salvo ripensarci in questa tornata elettorale dopo il disastroso declino politico avuto dal movimento nella recente elezione Regionale.
Per concludere e stigmatizzare la coerenza dell’armata Brancaleone capeggiata dalla Fanelli, è opportuno soprattutto quando si parla di aumenti delle tasse e del costo della politica, dire tutta la verità ai cittadini, e ricordare come il Governo Draghi, sostenuto dal Partito Democratico, nel 2022, abbia ripristinato, in favore dei Presidenti della Provincia, un’indennità di funzione pari al sindaco del capoluogo, al quale, sempre i Governi a trazione centrosinistra, hanno attribuito la stessa indennità del Presidente della Regione.
Dal 1° gennaio 2024, quindi, il Presidente della Provincia di Campobasso, al pari del sindaco di Campobasso, percepirà la stessa indennità del Presidente della Regione.
A volte il silenzio è d’oro, perché le contraddizioni fanno emergere le verità , scoprendo così la moralità delle persone».