Ci scusiamo con i nostri lettori se ieri sera, 8 dicembre, non abbiamo potuto, come nostra abitudine, esercitare il diritto di cronaca. Volevamo pubblicare alcune immagini del concerto tenutosi presso il Teatro Italo Argentino, ma l'artista, Enzo Avitabile, ha rivendicato, all'inizio del concerto, i suoi diritti di autore e ha impedito l'uso di macchinette fotografiche, telefonini, pertanto niente foto e niente piccoli video del concerto, anzi dal palco, Avitabile, ha minacciato l'interruzione del concerto se i giornalisti in sala si fossero permessi di fare riprese e alle proteste dei giornalisti, uomini del suo staff in maniera “decisa” hanno rincarato la dose invitandoci ad allontanarci.
Comportamento analogo e' stato adottato dal sindaco di Agnone presente in sala, Daniele Saia al quale abbiamo chiesto spiegazioni su tale rigidità dell'artista, visto che i giornalisti erano stati regolarmente accreditati e l'evento doveva essere aperto a tutti, live e all'aperto e non al chiuso, e inoltre finanziato con denaro pubblico. In effetti la regione Molise per favorire la partecipazione contro lo spopolamento e valorizzare le zone interne montane ha finanziato il progetto per 900mila euro, dando in gestione gli eventi a Montagna Molise, alias “Funivie Molise”, il cui presidente Fausto Parente, ieri sera era presente in sala ed ha assistito ai divieti dell'artista
I divieti facevano parte del contratto stipulato? E se cosi' fosse perche' i giornalisti non sono stati preventivamente informati? Certo è che se il concerto si fosse fatto all'aperto, come era nell' ordine delle cose, gratuito, era difficile proibire le riprese a chiunque, In ogni caso i diritti dell'artista, se concordati con Montagna Molise, hanno penalizzato il diritto di cronaca e il diritto all'informazione, visti i cambiamenti organizzativi in corso d'opera Dunque doppia penalizzazione per i cittadini, no partecipazione, no informazione
Dunque un evento annunciato all'aperto, gratuito, e' stato ridotto a uno spettacolo per pochi intimi, dove sono stati redarguiti pubblicamente i giornalisti regolarmente accreditati e senza essere stati preventivamente informati del divieto posto dall'artista.
Dovevano essere spettacoli coinvolgenti, popolari, gratuiti, aperti a tutti, invece le scelte di chi non si comprende bene, perche' lo scarica barile in questi casi e' d'obbligo, hanno derubricato gli eventi a pochi addetti ai lavori, hanno relegato gli spettacoli al chiuso di un piccolo teatro, con gli artisti che fanno i capricci e richiamano dal palco i giornalisti che fanno il loro mestiere e penalizzano la stragrande maggioranza di cittadini che non avendo avuto la libertà di accesso essendo il concerto a numero chiuso, o per tanti motivi non poteva essere presente, non gli e' stata data nemmeno la possibilità di vedere piccoli spezzoni del concerto o qualche foto sui nostri giornali locali.
Il tutto avviene nell'indifferenza del Sindaco di Agnone e presidente della provincia di Isernia, Daniele Saia, che ci ha accompagnati con veemenza alla porta, del presidente di Montagna Molise Fausto Parente, e dell'Assessore con delega alla cultura Salvatore Micone. Insomma si utilizzano soldi pubblici per favorire un progetto di partecipazione ma che nella realtà esclude addirittura gli organi d'informazione. Ci teniamo a ricordare a proposito di soldi pubblici che i cittadini molisani pagano l'Irpef più alto d'Italia ma che rischiano non solo di essere esclusi dagli eventi ma forse ancor piu' grave, rischiano di rimanere senza servizi essenziali e senza diritti previsti dalla costituzione