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Acqua: Egam-Grim il sistema idrico integrato con grande ritardo in Molise muove i primi passi

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Uno dei pilastri fondamentali per il benessere di una comunità, spesso trascurato ma di vitale importanza, è il sistema idrico. Il concetto di servizio idrico integrato in Italia ha fatto la sua prima comparsa nella cosiddetta legge Galli (l. num. 36 del 5 gennaio 1994). Questa legge, anticipando le sfide legate alla gestione delle risorse idriche, si è rivelata un passo cruciale nel promuovere un approccio integrato per garantire un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile.

Molte regioni hanno adottato la legge Galli, e le sue modifiche,  da diversi anni; il Lazio da circa 20 anni, l'Abruzzo da 10 anni, e la Lombardia da molti anni. Tuttavia, il Molise sta muovendo i primi passi in questo ambito, motivato dall'urgenza del ministero che subordina l'erogazione delle risorse del Pnrr all'applicazione della legge. Le risorse del Pnrr sono destinate all'ammodernamento del sistema idrico

Con l'approvazione di una legge regionale, è stato costituito l'Ente di governo dell'ambito molisano, EGAM, composto dal Comitato d'Ambito che vede la partecipazione di tutti i sindaci molisani e Molise Acque. L'Egam si occuperà della gestione del Servizio Idrico Integrato, comprendente i servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua per usi civili e di collettamento e depurazione delle acque reflue.

Va sottolineato che la gestione dell'acqua non passerà dalle mani pubbliche al settore privato, poiché EGAM è un ente pubblico non economico con personalità giuridica pubblica e autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, in conformità ai principi stabiliti dalla legge istitutiva.

Inoltre, EGAM ha istituito la Grim, una neonata società in house, che gestirà l'insieme delle reti idriche pubbliche, con l'obiettivo esclusivo di esercitare le proprie attività nell'interesse di tutti i comuni soci del Molise.

Si assiste quindi ad una trasformazione significativa, da una gestione frammentata dell'acqua affidata ai singoli comuni, dove "l'acqua si perde tra mille rivoli", a una gestione centralizzata. In questo nuovo scenario, i sindaci svolgeranno un ruolo di rilievo, poiché le loro decisioni avranno impatti diretti sui cittadini, sia dal punto di vista economico che ambientale. 

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