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Regionali, De Mattia (Psi): "Mi aspetto una mano dal Pd cittadino"

Intervista al candidato del centrosinistra agnonese

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AGNONE. Altomolise.net ha incontrato Pasquale De Mattia, segretario provinciale del Psi e unico candidato del centrosinistra agnonese alle prossime elezioni regionali. 

Partiamo dalle basi: perché candidarsi?
“Parto da questo presupposto: è troppo semplice criticare senza mettersi in discussione. Ad ogni modo, ho fatto la mia scelta perché pensavo di poter dare un contributo, sono convinto di poter fare qualcosa per il Molise; non posso promettere un’utopia però posso promettere impegno costante.”
Attualmente lei è l’unico esponente del centrosinistra e per questo ci incuriosisce sentire la sua riguardo il tema della Sanità, che rappresenta un nervo scoperto per l’elettorato locale.
“È naturale che la popolazione sia preoccupata per questo annoso problema, poiché molti ritengono che chiuso l’ospedale ci sarebbero problemi dal punto di vista della salute e occupazionale. Per quanto riguarda me e il mio partito la sanità è un qualcosa che deve essere assolutamente pubblico; al massimo possiamo avere un privato che integri il pubblico. Ciò che andrebbe fatto è rendere efficiente ciò che già c’è garantendo un'emergenza-urgenza che, per il Caracciolo, vorrebbe dire un punto di partenza dal quale, in un futuro, si potrebbe ricominciare.”
Abbiamo parlato di una delle maggiori preoccupazioni della cittadinanza; ora, ci dica, qual è secondo lei il problema prioritario e quali le possibili soluzioni?
“Assecondando il trend italiano, il problema maggiore è l’occupazione. Personalmente ritengo che la strategia potrebbe essere quella di attuare nuove politiche attive del lavoro basate su sgravi fiscali e incentivi per le imprese che dimostrano di creare nuova occupazione non solo giovanile. Al contempo vanno intensificati i controlli per verificare le reali assunzioni e evitare che gli imprenditori seri vengano penalizzati. Gli sgravi e i contributi devono essere certi per gli imprenditori e, una volta deliberati, devono essere erogati o concessi celermente con procedure semplificate.”
Risposta concisa e, al contempo, incisiva la sua. Ci domandiamo quindi: sarebbe in grado di prendere l'eredità lasciata da Florenzo Anniballe, ultimo degli agnonesi eletti a Campobasso nelle fila del centrosinistra? 
“Una bella responsabilità in termini di competizione elettorale ma, non credo di essere neppure lontanamente paragonabile ad Anniballe; parliamo, con tutta onestà, di un'altro livello.”
Passiamo alla seconda parte della nostra intervista e parliamo di elezioni. Proprio perché lei è un esponente del centrosinistra ci chiediamo se si aspetta qualche voto dall’amministrazione comunale agnonese.
“Premetto che il fatto di essermi candidato con loro non mi da il diritto di pretendere il loro appoggio naturalmente se lo facessero non mi offenderei; ad ogni modo posso dire che qualcuno dell'amministrazione mi ha comunicato il suo appoggio.”
Visti i tagli dei consiglieri da 30 a 20 quante probabilità ha l'alto Molise di avere un suo rappresentante?
“Fermo restando che siamo favorevoli alla riduzione dei consiglieri, com’è dimostrato dal fatto che due anni fa solo il consigliere del Psi e di Sel in consiglio regionale votarono contro l'aumento del numero dei consiglieri regionali proposto dal centrodestra,  è bene chiarire che la possibilità di avere un rappresentante altomolisano dipende da due fattori. Il candidato deve essere il più votato della sua lista e sperare che la lista in provincia di Isernia prenda gli stessi voti di quelli che la lista dello stesso partito prende in provincia di Campobasso. Considerando che i piccoli partiti eleggono con il resto (e non con il quoziente pieno) dico che ci potrebbe essere la possibilità che ciò accada.”
E se, malauguratamente, ciò non accadesse? Quale potrebbe essere il nostro punto di riferimento?
“Io. Se non vincessi, avrei perso la battaglia, non la guerra e sarei pronto a tornare in trincea a difendere queste terre anche senza il titolo da generale.”
Va diffondendosi una corrente astensionista: ci dia tre motivi per votare.
“Né darò uno che vale per tre. Votate chiunque sia quello ‘giusto’ per voi. Facendolo sarete partecipi del vostro futuro.”
Ora le chiedo: perché votare Psi e perché votare lei?
“Chi vota il Psi, lo fa perché sa che è un partito con determinati valori. Chi crede in quei valori, vota Psi. Per quanto mi riguarda, spero che la gente mi voti perché crede che io possa dare un contributo e non solo per un fatto di territorialità.”
La ringraziamo per l’estrema sincerità ed umiltà con la quale si è posto. Se non ha altro da aggiungere, la lasciamo libero.
“In realtà vorrei concludere con un appello ai miei ‘concorrenti’. Vorrei chiedere a tutti i candidati di affiggere il proprio manifesto negli spazi previsti; trasformare le città in una giungla di immagini è solo ed unicamente sinonimo di mancanza di rispetto per i cittadini, oltre che uno scempio. Detto questo auspico che ci sia un campagna fatta di civiltà e lealtà e faccio un caloroso in bocca al lupo a tutti sperando che possa rientrare in gioco anche il concittadino Tonino Scampamorte (Pdl)”. 

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