ROMA. Agli inizi degli anni ’60 era appena diciannovenne, quando conobbe il mito della moda internazionale: il sarto Sebastiano Di Rienzo, catapultato dal piccolo borgo di montagna dell’Alto Molise nell’atelier di Valentino, nel cuore pulsante di Roma. La sua prestigiosa esperienza al fianco del mito dello stile è raccontata in un libro, ricco di aneddoti. Si intitola “Alla corte di Valentino, l’ultimo imperatore della moda e dello stile”, un volume denso di ricordi, scritto dal molisano con l’aiuto della scrittrice Maria Stella Rossi e pubblicato da De Luca Editori d’Arte. E’ stato presentato nella capitale lo scorso 29 gennaio, in occasione dell’attesa manifestazione AltaRomAltaModa nella Sala Lancisi, ospitato in chiusura delle sfilate.
«Ho lavorato per Valentino quattro anni – ha rivelato il sarto molisano mentre sfilavano i suoi capi realizzati in quel periodo – come tagliatore di tessuti pesanti e modellista, ma lui mi ha insegnato tutto. Gli devo la gioia di vivere, mi ha portato bene tutta la vita». Di Rienzo racconta la fortuna di aver conosciuto il genio della moda ai suoi esordi, in via Condotti: «Mi presentai alla sua premiere per lavorare. C’erano tanti giovani in attesa. Lui non aveva contatti diretti con nessuno. Ma a me dissero che se volevo potevo cominciare il giorno dopo. Io non ci andai: intanto era martedì e portava male cominciare un lavoro in quel giorno della settimana, poi avevo un impegno con la mia famiglia e non volevo far vedere quanto avevo bisogno di lavorare. Quando ho conosciuto da vicino il maestro l’ho venerato, come tutti, perché Valentino è una persona speciale che non si può non venerare».
Nel corso della presentazione è stato anche letto un passo del libro dove Di Rienzo racconta di quando stavano preparando la sfilata per la Sala Bianca e Valentino fece rifare l’orlo di una cappottino fino allo sfinimento a lui e ad un altro sarto, «fino a quando il suo collega ebbe un lampo di astuzia e decise di mettere un cartone all’interno dell’orlo per renderlo più teso. ’Finalmente è perfetto!’, esclamò Valentino, mentre noi avevamo sudato le ’classiche sette camicie». Il sarto molisano esprime la sua riconoscenza, anche per aver avuto l’opportunità di vedere da vicino miti come Liz Taylor, impegnata in quel periodo nelle riprese del film “Cleopatra” con Richard Burton. «Venne in atelier - racconta - e io andai ad attenderla al portone, ma si ruppe l’ascensore e io non posso dimenticare che fu portata sulle scale dal marito e da una guardia del corpo che fecero un seggiolino con le mani». Di Rienzo è attualmente maestro dell’Accademia dei Sartori che ha avviato al mestiere oltre mille giovani. Insegna allo Ied di Roma e tra i suoi allievi figura anche Pier Paolo Piccioli, uno dei due attuali stilisti del brand Valentino.
* tratto dal sito primonumero.it