Al Premio Strega i pronostici, a differenza degli Oscar, si avverano quasi sempre, ed è per questo che non dovrebbe sorprenderci più di tanto che sia stata Donatella Di Pietrantonio a vincere l'edizione 2024 grazie a L'età fragile, il meraviglioso romanzo pubblicato da Einaudi che, partendo da un caso di cronaca, ragiona sulle fragilità di una madre e di una figlia. «Ringrazio la Fondazione Bellonci senza la quale non saremmo qui; gli Amici della Domenica che mi hanno e non mi hanno votata; le mie compagne e i miei compagni di viaggio di cui ho già nostalgia; il mio editore come gruppo e come squadra. Prometto che userò la mia voce, scritta e orale, in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non trovo più scontati», dice dal palco Donatella Di Pietrantonio assaggiando, come da tradizione, un po' del liquore Strega che accompagna il Premio dalla sua nascita. Di Pietrantonio, come gli affezionati sanno, ha preso parte al Premio anche nel 2021, quando era in lizza con il romanzo Borgo Sud pubblicato sempre da Einaudi, che quest'anno ritrova la vittoria al Premio Strega come era già successo nel 2022 con Mario Desiati e i suoi Spatriati. Secondo posto per Dario Voltolini, che con Invernale, pubblicato da La Nave di Teseo, è riuscito a raccontare una storia intima e personale come la scomparsa di un padre attraverso una prosa trascinante, seguito da Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), Raffaella Romagnolo con Aggiustare l'universo (Mondadori), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli) e Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax).