AGNONE - L’Università delle Generazioni di Agnone da qualche anno è in contatto con Paolo Rumiz, il noto giornalista che ogni anno per tutto il mese di agosto racconta a puntate dal quotidiano “la Repubblica” un viaggio a tema per le tante vie d’Italia e d’Europa. Poi, ogni viaggio diventa pure libro, sempre di grande successo. Il tema di questo agosto 2010 è stato proposto allo scrittore e giornalista triestino dall’Università delle Generazioni di Agnone con una mail del 13 agosto 2009 ore 08,50. Infatti, così scriveva un anno fa al dr. Rumiz il pubblicista Domenico Lanciano, promotore-responsabile dell’associazione culturale agnonese: “Per il 2010, ricorrendo il 150° della spedizione dei Mille di Garibaldi, ti suggerirei di fare un viaggio da Marsala a Teano … In preparazione del 150° dell’Unità d’Italia, potresti fare il punto (visto dal Sud) sulle problematiche post-unitarie sempre scottanti, anche sulle basi dell’ultimo rapporto SVIMEZ (frammischiato a gabbie salariali, dialetti, bandiere regionali e quanto altro ispira l’attualità alla luce della Storia).”
Paolo Rumiz, puntuale e gentile come sempre, ha risposto dopo appena otto ore del medesimo giorno con la mail delle ore 17,01: “… l’idea garibaldina è ottima”. Così, da domenica scorsa e per tutto il mese di agosto possiamo seguire sul più importante quotidiano nazionale (in cartaceo ma anche in internet “www.repubblica.it/rubriche/camicie-rosse”) il viaggio “Camicie rosse” incentrato proprio sulla figura di Giuseppe Garibaldi, forse il più osannato generale e condottiero italiano. La prima puntata parte dall’Umbria “Sulle strade delle camicie rosse con l’allegra banda garibaldina” e la seconda puntata vede già Paolo Rumiz in Romagna sulle tracce di ciò che ancora viene ricordato della sfortunata giovane moglie del generalissimo: “Il posto di Anita al di là del fiume”.
Così, nel viaggio 2010 di Paolo Rumiz (classe 1947) c’è anche un po’ di Molise, attraverso quella Università delle Generazioni di Agnone (in provincia di Isernia) che, tra le tante attività sociali, cerca di proporre e di dialogare con chiunque possa e voglia realizzare idee utili alla cultura. Grazie, quindi, a Paolo Rumiz per tutto ciò che ci regalerà con questo suo ennesimo “reportage” che, sicuramente, sarà il più appassionato, il più seguìto e il più memorabile.
Proprio come Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi.

