Nel 2022, il Comune di Pescopennataro ha siglato un protocollo di intesa con l'Università degli Studi del Molise (UNIMOL), con l’obiettivo di promuovere e valorizzare una pianta simbolo del territorio: l’aglio orsino. Questo accordo, sottoscritto dall’allora sindaca di Pescopennataro, Carmen Carfagna, e dall’ateneo molisano, prevede una serie di iniziative tra cui convegni, eventi, meeting e attività di formazione per far conoscere le straordinarie proprietà di questa pianta, molto apprezzata non solo dalla popolazione locale ma anche dalla fauna del territorio, in particolare dagli orsi che ne fanno abbondante uso dopo il letargo.
L'aglio orsino, noto per le sue notevoli proprietà antibatteriche e benefiche per il sistema cardiovascolare, è anche riconosciuto per le sue potenzialità nella prevenzione di malattie oncologiche. La convenzione, dal valore di circa 70.000 euro, è stata concepita per promuovere il territorio di Pescopennataro attraverso la valorizzazione di questa erba spontanea che cresce rigogliosa nelle terre alte del Molise.
Tuttavia, recentemente, il sindaco Pompilio Sciulli, insieme al dott Massimiliano Paglione, direttore del Museo della Pietra di Pescopennataro, ha incontrato i professori dell'UNIMOL Angelo Belliggiano e Corrado Ievoli per discutere una rimodulazione del protocollo. L'incontro è stato fortemente voluto dal sindaco Sciulli, il quale ha evidenziato la necessità di ampliare il raggio d'azione della convenzione includendo non solo l'aglio orsino, ma anche altre risorse floristiche e faunistiche tipiche del territorio di Pescopennataro.
Secondo Sciulli, la zona di Pescopennataro offre una biodiversità unica che merita di essere valorizzata in tutta la sua ricchezza, a partire dai pini sovrani e dalle centinaia di specie di funghi che prosperano nella zona. L’intenzione è quella di integrare queste risorse nel protocollo d'intesa, creando così un’offerta turistica più variegata e attrattiva. La nuova proposta di protocollo mira a valorizzare l'intera flora locale, offrendo nuove opportunità per il turismo sostenibile e per la crescita economica del territorio.
Tuttavia, Sciulli ha anche sollevato preoccupazioni riguardo alla sostenibilità economica dell'iniziativa. Durante l'incontro, il sindaco ha espresso il suo dubbio sulla copertura finanziaria del protocollo, che, seppur interessante, risulta particolarmente costoso per la valorizzazione di una sola specie vegetale. "Mi chiedo dove la mia predecessora, la sindaca Carfagna, abbia trovato le risorse per finanziare un protocollo così impegnativo", ha affermato Sciulli. "Forse parte dei fondi provengono dalla vendita di un lotto boschivo, o è stato attivato un partenariato pubblico-privato?". La domanda, pur sollevata con rispetto, evidenzia l'importanza di una gestione trasparente e sostenibile delle risorse per iniziative future.
Sciulli ha comunque definito l'incontro come "fruttuoso" e "caratterizzato da un clima di estrema collaborazione". Il sindaco ha dichiarato di essere fiducioso riguardo a nuovi sviluppi e incontri con l'UNIMOL, con l'intento di perfezionare il protocollo e includere le specie rare di erbe che caratterizzano il paesaggio di Pescopennataro.
Questa iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione della biodiversità locale, con l'obiettivo di rendere Pescopennataro un centro di riferimento per il turismo ecologico, la ricerca botanica e la conservazione della natura, con un occhio di riguardo per la sostenibilità economica e la trasparenza.
Sciulli ha comunque ribadito che l’incontro con l'UNIMOL è stato "fruttuoso" e caratterizzato da un "clima di estrema collaborazione", con l’intento di continuare a lavorare insieme per sviluppare nuove iniziative. La prossima fase prevede un nuovo incontro per perfezionare l'inclusione delle numerose specie rare di erbe che caratterizzano il paesaggio di Pescopennataro, un passo fondamentale per il futuro del protocollo.
L’iniziativa si inserisce in un percorso di crescita e valorizzazione della biodiversità locale, che punta a rendere Pescopennataro un punto di riferimento per il turismo ecologico e scientifico, oltre che per la ricerca botanica e la conservazione della natura.