Campobasso – Una denuncia dura, senza giri di parole, quella della consigliera regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, che nella notte ha lasciato l’Aula del Consiglio Regionale in segno di protesta contro il maxiemendamento presentato dalla maggioranza di centrodestra poco dopo la mezzanotte.
“Ho abbandonato, sdegnata, l’aula del Consiglio Regionale all’una di notte – ha dichiarato Fanelli – per marcare tutta la distanza possibile da un’operazione politica che definire inaccettabile è poco. Un’accozzaglia di 28 provvedimenti mai discussi né in Prima Commissione né nelle audizioni sul bilancio, una vera e propria imboscata, tramata da giorni e servita a notte fonda.”
Nel mirino della consigliera c’è in particolare la proposta di istituire una Centrale Unica di Committenza, che centralizzerebbe la gestione degli appalti della Regione e degli enti subregionali. Secondo Fanelli, si tratta di un disegno volto a “concentrare potere e controllo nelle mani del presidente Roberti – peraltro assente, in vacanza in Spagna – e di un centrodestra che definisce ‘famelico’ e inefficiente.”
L’unico elemento positivo evidenziato dalla consigliera riguarda la sua battaglia riuscita per stralciare dal testo la posizione dei Comuni. “Nella prima formulazione – ha spiegato – volevano mettere le mani anche sugli appalti degli enti locali. E questo sarebbe stato davvero troppo.”
Fanelli chiude con toni netti: “Un abominio in piena regola, uno schiaffo, l’ennesimo, al futuro della nostra regione.”