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Piano Sociale Regionale, il sindaco Paglione attacca: “Schiaffo alle aree interne, si è toccato il fondo”

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Agnone, 3 giugno 2025 – Non si è fatta attendere la dura presa di posizione del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo Piano Sociale Regionale 2025-2027. Il provvedimento, al centro di un’accesa discussione in Aula, ha suscitato forte delusione e amarezza da parte degli amministratori delle aree interne, che si sentono ancora una volta esclusi dalle scelte strategiche regionali.

Abbiamo assistito a una maggioranza sorda alle esigenze dei territori più fragili – ha dichiarato Paglione – che non chiedono privilegi, ma solo attenzione per i cittadini in stato di bisogno. Il nuovo Piano, che riduce gli ambiti sociali da sette a tre, è uno schiaffo in pieno volto a chi vive nelle zone più disagiate del Molise”.

Nel mirino del sindaco, in particolare, la soppressione dell’Ambito Sociale di Agnone, che definisce “l’ultimo presidio rimasto al servizio delle persone più bisognose in un’area già fortemente penalizzata”. Una scelta che, secondo Paglione, rappresenta l’ennesima dimostrazione di disinteresse verso le zone interne, da tempo in lotta contro lo spopolamento e la mancanza di servizi essenziali.

Richiamando le parole di Papa Francesco sui “luoghi dello scarto”, Paglione accusa la Regione di ignorare sistematicamente le voci dei territori e solleva interrogativi pesanti: “A chi giova tutto questo? Fino a dove ci spingeremo?”

Il Piano passa ora alla fase attuativa, ma le polemiche sono destinate a proseguire. I sindaci delle aree interne, uniti dal disagio e dalla preoccupazione, chiedono un’immediata revisione delle scelte compiute, affinché il welfare regionale non si trasformi in un privilegio per pochi, ma resti un diritto per tutti.

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